Il gruppo di manifestanti denunciano, a loro parere, un “furto”. Esigono “la restituzione di tutto quanto illegalmente sottratto alle scuole primarie di Roma e provincia per il prossimo anno scolastico”, dichiarano in una nota. Ma sono stati lasciati fuori dal Ministero.
”Per questo motivo – sostengono – abbiamo ritenuto giusto non chinare il capo e intensificare la mobilitazione con un presidio permanente di 3 giorni a partire da mercoledì 8 giugno”.
In un comunicato elencano “i danni che subiranno i loro figli se le manovre illegali imposte dall’attuale gestione ministeriale dovessero passare così come sono:
”Per questo motivo – sostengono – abbiamo ritenuto giusto non chinare il capo e intensificare la mobilitazione con un presidio permanente di 3 giorni a partire da mercoledì 8 giugno”.
In un comunicato elencano “i danni che subiranno i loro figli se le manovre illegali imposte dall’attuale gestione ministeriale dovessero passare così come sono:
- Dimezzamento del sostegno ai bambini portatori di handicap
- Classi pollaio con numero di bambini fortemente superiore a quanto consentito per legge e in barba alle norme di sicurezza
- La normativa sul numero degli alunni (massimo 20 per classe) in presenza di bambini diversamente abili diventerà carta straccia
- Tempo pieno ridotto a parcheggio infantile
- Cancellazione di Tutti gli insegnanti specialisti di Inglese
- Insegnamento dell’inglese da parte di insegnanti non specialisti di Inglese
- Continuo cambio di insegnati in tutte le classi e neanche sempre gli stessi (5/7 per classe)”