I lettori ci scrivono

Pretendiamo rispetto da alunni e genitori, ma quello tra i docenti esiste?

Pretendiamo il rispetto dagli alunni, ma poi quello tra i docenti dove sta? È una domanda bella e difficile. Infatti si parla spesso di rispetto degli alunni nei riguardi degli insegnanti; si parla spesso di rispetto dei genitori nei confronti dei docenti, ma esiste anche il rispetto tra i singoli docenti che, in questi tempi di socializzazione di massa, viene costantemente disatteso. L’avvento dei social ha praticamente fatto saltare tutti gli schemi del buonsenso, della buona educazione, delle risposte garbate, fatte per non intaccare la suscettibilità dell’interlocutore, E sovente si assiste a vere e proprie “invettive” da social che minano fortemente il rispetto e tutte le forme della buona educazione. Chiunque scrive si espone al giudizio degli altri e il suo pensiero può essere condivisibile o meno. Ciò non vuol dire che, perché non lo si condivide e non si è d’accordo, si deve essere attaccati in modo indegno da intaccare addirittura la dignità e la professionalità degli altri, soprattutto, se non si conosce la storia personale.

Ancor più grave è che questo accade da parte di insegnanti che “dovrebbero” (il condizionale è qui molto d’obbligo), i quali rivestono un ruolo sociale importante, essendo educatori, e quindi persone deputate ad insegnare il rispetto delle regole, delle cose, dei luoghi e di tutti gli esseri umani. I social network, sono un potentissimo strumento di comunicazione, di scambio di idee e di opinioni e non deve essere usato (come sovente accade), quale strumento per dileggiare, offendere e denigrare le opinioni degli altri, le quali vanno comunque accettate di qualunque tenore esse siano. Crediamo che viviamo ancora in un Paese democratico e se la democrazia esiste ancora, questa non deve essere usata a proprio uso e consumo, ma va intesa nel rispetto reciproco dei cittadini. Altrimenti si scade nell’anarchia, forma di rappresentatività dove ognuno si sente libero ed autorizzato ad esprimere pensieri senza senso e privi di fondamento. Rispettiamoci tra docenti almeno perché ne va di mezzo il buon nome dell’istruzione.

Mario Bocola

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Maturità 2025, che fine ha fatto la circolare per presentare le domande? Le scuole intanto stanno dando indicazioni, confermando la prima scadenza del 30 novembre

"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…

22/11/2024

Donne vittime di violenza, ministero dell’Istruzione illuminato di rosso. Valditara: la scuola sarà al vostro fianco

Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…

22/11/2024

Christian Raimo sospeso dal servizio per tre mesi: mi spiace, non volevo insultare Valditara ma difendere la scuola pubblica dalla politica distruttiva – VIDEO

L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…

22/11/2024

Una tiktoker: “Sono bella, non ho bisogno di studiare”. Castellana (Gilda): “Questi sono i messaggi che arrivano ai ragazzi?”

La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…

22/11/2024

Promuovere la sicurezza nelle scuole: al via la seconda edizione del concorso nazionale per gli studenti

In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…

22/11/2024

Benessere emotivo e relazionale degli studenti, arriva il docente facilitatore nelle scuole di Trento tra due anni

Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…

22/11/2024