Prevenzione nelle scuole: arrivano le linee di indirizzo per allergie e asma
Un passo in avanti era già stato fatto in occasione dell’importante Conferenza paneuropea “Ambiente e Salute” dell’OMS/Euro, svoltasi a Parma il 10-12 marzo scorso, quando i Ministri della Salute e dell’Ambiente dei Paesi europei, compresa l’Italia, avevano sottoscritto la Dichiarazione di Parma, impegnandosi a sviluppare e promuovere politiche intersettoriali per ridurre le esposizioni dei bambini negli ambienti indoor, con particolare attenzione a scuole, asili nido e abitazioni.
Ora, con questo nuovo ed ampio documento, elaborato dalla Commissione indoor del Ministero della Salute e successivamente aggiornato da un gruppo di esperti costituito nell’ambito della DG della Prevenzione sanitaria, vengono descritti i rischi legati alla qualità dell’aria nelle scuole e indicati i possibili interventi di prevenzione da realizzare in tali ambienti (compresi gli spazi esterni e le mense), volti a limitare il più possibile il contatto dei bambini allergici con i fattori di rischio indoor maggiormente implicati nell’induzione e nell’aggravamento delle allergie.
Si tratta di raccomandazioni che ovviamente non hanno la pretesa di prevenire in toto l’insorgenza delle malattie allergiche e dell’asma, ma sono comunque utili a contribuire ad evitarne il peggioramento e possono prevenire crisi allergiche acute, anche gravi, durante l’orario scolastico.
Il documento si struttura in tre parti: la prima, introduttiva, contiene l’analisi del problema e la situazione in Italia, la seconda fornisce elementi di conoscenza per facilitare l’individuazione e la valutazione dei principali fattori di rischio per asma e allergia, mentre l’ultima parte fornisce indicazioni operative per realizzare un programma integrato di interventi, specifico per le scuole, per la prevenzione delle malattie allergiche e dell’asma.
In Italia gli allergeni di maggior interesse per le patologie allergiche derivano da acari, animali domestici (gatto e cane in particolare), funghi e muffe .
Per realizzare una efficace strategia di prevenzione e controllo nelle scuole dei fattori rischio indoor per asma e allergia, secondo le Linee di indirizzo, le regole sono dieci:
1.Eliminazione esposizione a fumo di tabacco attivo e passivo
2.Definizione di Linee guida per la qualità dell’aria nelle scuole
3.Eliminazione delle fonti di allergeni
4.Eliminazione delle muffe dall’edificio
5.Riduzione in tutti gli ambienti scolastici dell’esposizione a inquinanti chimici, fisici e biologici
6.Protocolli operativi per le operazioni di pulizia e manutenzione degli edifici, ivi compresi gli spazi esterni ed il verde scolastico
7.Verifica regolare del funzionamento e della manutenzione degli impianti di riscaldamento, aerazione o condizionamento
8.Aggiornamento e revisione dei criteri per la progettazione di edifici nuovi e/o ristrutturazione degli edifici esistenti
9.Campagne di comunicazione e raccordo con analoghe iniziative istituzionali di prevenzione e promozione della salute nelle scuole (Progetto Guadagnare Salute)
10.Formazione del personale, degli studenti e famiglie.
I suggerimenti per mettere in atto queste misure precauzionali sono diversi; solo per fare alcuni esempi: favorire sempre la ventilazione e il ricambio dell’aria, mantenere la temperatura ambiente nei locali dove si svolge l’attività didattica e di lavoro intorno ai 18- 20°C, consigliare a insegnanti e studenti di non recarsi a scuola con gli stessi abiti indossati a casa e venuti a contatto con cani o gatti, o di indossarli solo dopo averli accuratamente lavati; limitare il numero delle piante ornamentali, impedire la condivisione di cibi, contenitori o utensili, mantenere un’accurata pulizia di tavoli e giocattoli.