Federalismo e rapporto scuola-territorio, la rendicontazione come mandato della scuola e funzione del dirigente scolastico, le grandi riforme della scuola dagli anni sessanta ad oggi: sono queste alcune delle tracce con le quali i 9mila candidati al concorso per dirigenti scolastici hanno dovuto cimentarsi nella giornata del 14 dicembre.
Un po’ dovunque si sono presentati gli stessi problemi: i tempi per accreditare i partecipanti non sono stati brevissimi, in quasi tutte le sedi i candidati hanno potuto iniziare a scrivere solo verso le 10; conclusione alle 18, rientro a casa, un po’ di riposo e poi si riprende il 15 con la discussione di caso.
Come era prevedibile i comportamenti delle commissioni non sono stati del tutto uniformi: in alcuni casi i vocabolari dei candidati sono stati passati al setaccio anche più volte durante la giornata, alla ricerca di appunti nascosti o di tracce già svolte.
Qua e là qualche candidato è stato anche sospeso dalla prova.
Complessivamente, però, le prove sembrano essersi svolte con una certa regolarità.
Nella giornata del 15 si riprende e poi inizierà la lunga attesa per conoscere l’esito delle due prove scritte: per essere ammessi alla fase successiva i due scritti dovranno essere superati con una votazione di almeno 21 punti su 30.
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