Da oggi fino al 16 maggio si aggiorneranno le graduatorie ad esaurimento per il triennio 2019-2021 e di nuovo si assiste alla corsa dei docenti precari per inserirsi nelle graduatorie per ottenere una supplenza annuale (al 30 giugno o al 31 agosto) oppure l’agognata nomina in ruolo.
Sulle graduatorie ad esaurimento incombe anche la questione dei diplomati magistrali, una partita ancora aperta a suon di carte bollate e sentenze di TAR e Consiglio di Stato.
Tuttavia bisogna dire che vi sono ancora alcune classi di concorso che non hanno esaurito le loro graduatorie per cui è bene che si proceda prima allo svuotamento di tutte le liste degli aspiranti docenti in attesa prima di bandire nuovi concorsi. Altrimenti in questo modo si crea un ingolfamento.
È auspicabile che vengano prima svuotate tutte le graduatorie e poi bandire nuovi concorsi per non creare situazioni paradossali e quindi contenzioso amministrativo tra le diverse procedure di reclutamento.
Mario Bocola