Prima vittoria del Comitato civico “Quota 96” che sta lottando strenuamente per avere riconosciuto il diritto alla pensione sulla base dell’unica finestra di uscita consentita ai lavoratori della scuola e cioè quella del primo settembre, spostando quindi i diritti riconosciuti a tutto il resto del pubblico impiego dal 31 dicembre 2011 al 31 agosto 2012, quando cioè finisce l’anno scolastico.
Il giudice del lavoro di Oristano ha infatti ordinato al Miur di annullare la circolare e di mandare in pensione i prof ricorrenti dal 1 settembre 2012. La famosa, e per il comitato “Quota 96”, famigerata legge Fornero, che ha disconosciuto un diritto evidente e legittimo, dovrebbe dunque fare un passo indietro e accettare la sua rivisitazione, così come da alcune parti politiche era stato chiesto con un emendamento alla legge sulla spending review e così come il giudice del lavoro di Oristano ha disposto.
Si attendono ora, ci comunicava uno dei promotori del Comitato “Quota96” e l’avvocato patrocinante, le sentenze del giudice di Roma, Siena e a seguire di altre città italiane. Se tutti dovessero convenire sulla evidente discriminazione cui sono stati sottoposti i lavoratori della scuola, la faccenda per il Miur si complica, mentre riappare con tutta la sua evidenza sinistra il fatto che per ottenere giustizia bisoga rivolgersi ai tribunali e non al buon senso del legislatore.
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