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Primaria, la tecnologia informatica c’è ma non le capacità di gestione

L’informatizzazione degli istituti scolastici italiani è ancora lontana dal compiersi. Lo sostiene l’Eurispes, ricordando che tra gli obiettivi del decreto sulla scuola, approvato il 9 settembre dal CdM, c’è anche quello di migliorare e implementare lo sviluppo delle nuove tecnologie. A confermarlo è, il giorno dopo, l`ultima Indagine conoscitiva sulla condizione dell`Infanzia e dell`Adolescenza in Italia, presentata dall`Eurispes e dal Telefono Azzurro: ebbene, la situazione delle scuole in Italia “non è poi così negativa dal punto di vista della tecnologia in dotazione. Il vero problema degli istituti italiani sta invece nella gestione degli strumenti a disposizione degli studenti“.
La maggior parte delle scuole primarie interessate dall`indagine(frequentate da alunni dai 7 agli 11 anni) sono fornite di personal computer e di laboratori informatici (l`88,9%). Ciò che sorprende è che appena il 71,1% dei computer scolastici sono collegati ad Internet.
Ed è probabilmente l’assenza di collegamento ad Internet in tre scuole su dieci a pesare sul fatto che solo il 26% delle scuole hanno sviluppato un blog dell`istituto scolastico. Ancora meno, il 13,1%, detiene un forum di discussione su tematiche che interessano gli studenti. La scarsa presenza di tablet a scuola giustifica il dato relativo al limitato utilizzo dello stesso: infatti, l`86,6% degli studenti non l`ha mai usato a scuola, mentre soltanto il 4% l`ha usato qualche volta. Risulta scarsa anche l`attenzione verso gli E-book: solo l`1,7% dei bambini ha prodotto materiali per un libro digitale quasi ogni giorno, mentre invece l`80,6% non ha mai svolto tale attività e il 6,5% qualche volta.
L`81,5% delle scuole ha una LIM (lavagna interattiva multimediale). Solo che il 53,8% degli studenti non l`ha mai usata, mentre solo il 10,5% l`ha utilizzata ogni giorno e il 28,8% qualche volta. Le LIM sono presenti in maniera quasi del tutto uniforme nell`intera Penisola con una percentuale identica nel Sud e nel Nord-Ovest (88,3%), cui seguono di misura il Nord-Est e le Isole con percentuali che si attestano rispettivamente all`87,8 e all`83,6%. La zona d`Italia che, invece, ha investito meno nel fornire alle strutture scolastiche le lavagne interattive è il Centro (52,8%).
L`84,5% di scuole non ha invece un tablet. E il 30,7% edita il classico giornalino in forma cartacea.
Solo il 33,2% delle scuole organizza, secondo i bambini, dei corsi per consentire un uso consapevole di Internet, mentre il 55,3% delle scuole non si attiva in tal senso. E appena il 3,9% degli studenti usa quasi ogni giorno Internet a scuola. Mentre il 56,4% non l`ha mai utilizzato e il 34,8% l`ha utilizzato solo qualche volta.
Le zone più penalizzate dall`assenza di un collegamento Internet sono quelle delle Isole, dove solo il 31,9% gode di una connessione, mentre nel Nord-Ovest la percentuale raggiunge il 90,3%. Il Sud, in controtendenza, supera il Nord-Est poiché, rispettivamente il 72,5% e il 71,3% dei computer sono collegati ad Internet.
Dallo studio emerge inoltre una mappa “tecnologica” del Paese poco equa. Le scuole primarie del Nord-Ovest detengono il primato per quanto riguarda i laboratori informatici, con il 96,4% delle strutture che ne sono fornite, cui segue il Sud con il 95,6%, il Centro che si attesta sull`89,2% e il Nord-Est con l`84,5%. Le Isole, invece, sono quelle che risentono di un`arretratezza maggiore poiché solo il 58,6% delle scuole ha laboratori informatici.

Alessandro Giuliani

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