Nel 2009 le classi elementari italiane erano composte in media da non più di 11 alunni e affidate in prevalenza a maestri ultra 50enni, al pari di quelle tedesche e svedesi. A rilevarlo è stato un rapporto di Eurostat sull’istruzione nell’Unione europea nel periodo 2000-2009. Il dato appare molto interessante e di attualità, se non altro perché anche con le assunzioni dell’ultimo biennio, in particolare della scorsa estate, con i recenti pensionamenti e l’innalzamento del rapporto alunni-classe, oggi la situazione non dovrebbero essere poi troppo diversa.
Dal rapporto si evince che circa la metà degli insegnanti nelle scuole elementari di Germania, Svezia e Italia ha oltre 50 anni: nell’Europa a 27, nel 2009 il Paese con la maggiore percentuale di maestri che avevano superato la soglia dei 50 anni era la Germania, con il 49,3%, seguita dalla Svezia (48,1%) e dall’Italia (44,8%). Allo stesso tempo, la media per l’Ue-27 era del 28,6%.
Il documento indica inoltre che, sempre nel 2009, il numero di allievi per insegnante variava notevolmente da Paese a Paese: rispetto a una media di 14,5 studenti per maestro, l’Italia aveva uno dei rapporti più bassi (10,7 studenti), mentre il RegnoUnito e la Francia erano ultimi in classifica, rispettivamente con 19,9 e 19,7 studenti. Al primo posto c’era Malta (9,4 allievi), seguita dalla Lituania (9,7) e dalla Danimarca (9,9).
Il documento indica inoltre che, sempre nel 2009, il numero di allievi per insegnante variava notevolmente da Paese a Paese: rispetto a una media di 14,5 studenti per maestro, l’Italia aveva uno dei rapporti più bassi (10,7 studenti), mentre il RegnoUnito e la Francia erano ultimi in classifica, rispettivamente con 19,9 e 19,7 studenti. Al primo posto c’era Malta (9,4 allievi), seguita dalla Lituania (9,7) e dalla Danimarca (9,9).
Va sempre ricordato, comunque, che il basso numero di allievi risultante in Italia si deve anche a causa della presenza massiccia nel nostro sistema scolastico dei docenti di sostegno (in altri Paesi estrapolati dal sistema scuola, perché ad esempio a carico del sistema sanitario, oppure assenti o presenti in numero molto ridotto rispetto al nostro): una presenza che, vale la pena ricordarlo, quest’anno ha superato quota 96 mila. E poiché sono docenti che fanno parte a tutti gli effetti del Consiglio di Classe, la loro presenza influisce non poco sul computo finale.