Non saranno grandi numeri, ma alla fine sono pur sempre migliaia di assunzioni nello Stato: la maggioranza parlamentare riesce a far passare nel testo della manovra di fine anno l’emendamento che prevede 2 mila nuovi maestri di scuola primaria, per iniziare il completamento del tempo pieno che oggi copre appena una scuola pubblica ogni tre.
Dopo avere temuto che il provvedimento, targato M5S, fosse stato cancellato per mancanza di fondi, con il Pd pronto sottolinearne l’assenza, il via libera all’incremento del tempo pieno nella scuola primaria è giunto nella serata del 3 dicembre.
A ratificarlo è stata la commissione Bilancio della Camera, con un emendamento presentato in extremis alla legge di bilancio, praticamente a poche ore dall’arrivo del testo in Aula.
Le modalità dell’aumento, scrive l’agenzia Ansa che ha preso visione dell’emendamento approvato, saranno stabilite con decreto del ministro dell’istruzione entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge.
Per assicurare l’allungamento di orario è autorizzato un aumento di spesa “corrispondente a 2.000 posti aggiuntivi”.
Il costo della misura è di circa 24 milioni di euro nel 2019, crescenti gli anni successivi.
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