Una brutta storia risalente al 2009, il 27 aprile ha avuto il suo epilogo con la condanna degli studenti accusati di aver vessato il compagno di scuola. Quattro ragazzi sono stati condannati in via definitiva dalla Cassazione. Il teatro delle violenze è stato l’istituto professionale Bosco di Alife, vicino Piedimonte Matese. Uno dei giovani condannati promette battaglia.
A Il Mattino dice: “Presenterò appello alla Corte Europea dei diritti dell’uomo. Questa sentenza è mediatica, ormai va di moda il bullismo. Era solo un gioco, io ho filmato delle scene, ma non ho caricato nulla su You Tube. Quel ragazzo nemmeno l’ho sfiorato”.
Sopraggiunge il padre: “Non sapevamo della sentenza, mio figlio è una persona per bene e la famiglia di quel bambino che ha denunciato è andato via da qui. Perché tutto questo clamore?”. I quattro ragazzi sono stati ritenuti colpevoli di “atti persecutori” ai danni di un compagno che per paura delle botte non si era ribellato per due anni. I quattro sono stati condannati a 10 mesi di reclusione (pena sospesa).
Il ragazzo vessato, dopo essere finito all’ospedale per essere stato picchiato in testa con un ombrello, si è trasferito in Piemonte. Le sue dichiarazioni sono state ritenute dalla Corte di Cassazione (sentenza n.2863 del 27 aprile) solide e corroborate da un filmato ritenuto credibile.
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