Se l’inquilino di Palazzo Chigi, conclusione del primo giorno di riapertura delle scuole, dopo 6 mesi di lokdown, esprime soddisfazione: “Attività ordinate”, e dal ministero dei trasporti si gongola perché il sistema “ha retto”, in una scuola più sfortunata si fa lezione in ginocchio, perché mancano le sedie, ma ci sono i banchi; in un’altra ci sono le sedie ma mancano i banchi e i ragazzi scrivono e leggono tenendo libri e quaderni sulle ginocchia.
Le ginocchiata dunque reggono due scuole.
In altre scuole ancora, mancando tutto, banchi, sedie e perfino forse gli insegnanti, il primo giorno di scuola si fa in chiesa: “Ma il nostro Istituto rimane laico”, precisa la dirigente; magra soddisfazione, ma non in linea con quell’altro preside che, per il rientro in classe, ha accolto alunni, genitori e prof -riporta La Stampa- in tuta da astronauta, come si fa a carnevale, declamando al popolo che l’osservava: “Riaprire le scuole nelle condizioni di oggi è un’impresa spaziale”, e dunque la tuta.
“Nel Paese di Giorgia Meloni bisogna sempre premiare il merito, soprattutto nella scuola, a meno…
Al via la valutazione e validazione delle domande presentate per le graduatorie di istituto e…
I bambini sono seduti comodamente sulle loro sedie, disposte in un ampio cerchio: due bambinetengono…
Gli sviluppi della vicenda dalla docente di Rovigo che nel 2022 era stata oggetto di…
Sono diverse le novità contenute nel decreto 71, meglio conosciuto come ‘decreto Scuola', ormai ad…
L'11 luglio scorso è stato presentato il Rapporto relativo alle prove Invalsi svolte nel 2024.…