Il primo giorno di scuola coincide anche con l’avvio dei test salivari a campione in diverse Regioni d’Italia. I test, su base volontaria, coinvolgeranno circa 110mila studenti al mese, ed avverranno ogni 15 giorni nelle scuole “sentinella” ovvero quelle prescelte per i test. Il campione sarà scelto tra gli alunni dai 6 ai 14 anni, nelle scuole elementari e medie. Tra le Regioni che prevedono questo tipo di tracciamento, la Toscana, il Veneto, l’Emilia-Romagna e il Lazio.
Si tratta di una metodologia semplice e non invasiva, specie per i più piccoli, che può essere utilizzata per i test antigenici rapidi, in alternativa ai classici tamponi oro-naso-faringei. Si tratta infatti di un dispositivo simile ad un lecca-lecca che il bambino dovrà tenere in bocca per qualche secondo, il tempo di raccogliere la saliva necessaria all’analisi.
E’ stato provato che i test rapidi con la saliva mostrano una sensibilità paragonabile a quelli che utilizzano tamponi nasofaringei per pazienti sintomatici, se e solo se la raccolta del campione viene eseguita entro i primi cinque giorni dall’insorgenza dei sintomi e quando la carica virale è elevata.
Peraltro, la raccolta del campione di saliva, essendo semplice, può essere effettuata anche dai genitori degli alunni, anche se questo, in diverse Regioni, avverrà solo in una seconda fase.
Nell’auspicio dell’uso estensivo alla popolazione scolastica italiana dei test rapidi salivari e confidando nel progresso scientifico, si raccomanda prima di eseguire il test rapido su Saliva che il paziente nei 15 minuti precedenti l’esame: non abbia utilizzato prodotti di igiene orale, non abbia masticato chewing gum, non abbia mangiato e bevuto almeno per due ore antecedenti il campionamento, conviene eseguire il prelievo la mattina a casa prima di andare a scuola con l’aiuto dei genitori.
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