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Primo sciopero della scuola, oggi 9 ottobre l’Unicobas e IdV scendono in piazza

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Per oggi, Venerdì 9 ottobre è stato proclamato il primo sciopero della scuola che vede protagonisti Unicobas e Italia dei Valori, mentre parallelamente l’Unione degli studenti ha preparato 50 cortei in tutta Italia.
I primi scioperano anche per sostenere il disegno di legge n.° 2442 steso e promosso dall’Unicobas e dall’Italia dei Valori.
La proposta di legge prevede "l’istituzione del Consiglio Superiore della Docenza, che sovrintende la valutazione e formazione di base ed in itinere dei docenti (contro la confusione dei ruoli). Contiene il ruolo unico docente: minimi retributivi certi e degni della professione e precisi standard di lavoro con gli alunni. L’anno sabatico retribuito, il preside elettivo, esenzioni fiscali per libri e didattica".

L’Italia dei Valori ha ufficialmente aderito e sarà presente, anche con i propri deputati, alla manifestazione.
Il ddl n.° 2442 è calendarizzato presso la Commissione Cultura della Camera dei Deputati, contestualmente al ddl Aprea, col quale è in aperta contrapposizione.
E’ notizia dell’ultima ora che il ministro Brunetta intende far approvare, con il D.L.vo di “riforma della Pubblica Amministrazione”, un emendamento che rinvia le elezioni Rsu calendarizzate nella scuola per i giorni 1, 2, e 3 Dicembre.
"Ciò avviene – ha sottolineato il segretario nazionale Unicobs, Stefano D’Arrigo – nel silenzio generale, con la dichiarata connivenza di Cisl, Uil, Snals e Gilda e solo una tiepida opposizione della Cgil. La cosa, propedeutica a spianare la strada al Ddl Aprea, è gravissima ed è ulteriore elemento di rabbia nella categoria".
Domani, a parlare della scuola saranno anche gli studenti. L’Unione degli Studenti, infatti ha organizzato 50 cortei in Tutta Italia.
"Siamo pronti a partire – ha spiegato il rappresentante dell’Unione, Stefano Vitale – in ogni città sono organizzati cortei, assemblee, e sit-in per protestare contro i tagli e chiedere da subito una legge nazionale sul diritto allo studio, una didattica innovativa nelle scuole e il ritiro del progetto di legge Aprea".