La legge 107/2015, al comma 10 dell’art.1, ha previsto che nelle scuole vengano realizzate, iniziative di formazione rivolte agli studenti, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, nel rispetto dell’autonomia scolastica, anche in collaborazione con il servizio di emergenza territoriale «118» del Servizio sanitario nazionale e con il contributo delle realtà del territorio.
Negli scorsi mesi è partito, a tal proposito, il progetto “Primo soccorso a scuola” , una prima sperimentazione che ha coinvolto le scuole di tredici province: Trieste, Padova, Sondrio, Savona, Macerata, Perugia, Pistoia, Latina, Campobasso, Salerno, Taranto, Vibo Valentia, Sassari.
Per ciascuna provincia sono state selezionate 14 classi (1 classe della scuola dell’infanzia; 1 classe seconda e 2 classi quinte della scuola primaria; 2 classi prime e 2 classi seconde della scuola secondaria di primo grado; 2 classi seconde, 2 classi quarte e 2 classi quinte della scuola secondaria di secondo grado), per un totale di circa 4.500 studentesse e studenti, che saranno coinvolti in due mesi di corsi teorici e pratici.
Durante i corsi i bambini della primaria hanno imparato, ad esempio, come riconoscere un arresto cardiaco, gli studenti delle scuole secondaria di primo grado invece hanno appreso come si blocca un’emorragia mentre gli allievi degli istituti superiori di secondo grado hanno studiato l’uso del defribrillatore.
Da quest’anno il progetto è a tutti gli effetti entrato a far parte delle attività delle scuole.
Per gli insegnanti, non sono previste attività specifiche, ma sarebbe auspicabile possedere una formazione, magari contestualmente a quella degli alunni, in base a quanto riportano le “Linee di indirizzo per la realizzazione delle attività di formazione sulle tecniche del primo soccorso”, presentate il 7 novembre 2017.
“È quindi auspicabile – si legge sul documento ministeriale – un interessamento attivo dei docenti, i quali, coinvolti con le proprie classi nel training con il personale sanitario, avranno la possibilità di formarsi essi stessi sull’argomento, anche in previsione di un loro eventuale coinvolgimento diretto nell’azione formativa”.
Al di là del progetto divenuto operativo nelle scuole, che vuole rendere consapevoli gli studenti sul primo soccorso, esiste una normativa di riferimento sul primo soccorso a scuola.
Infatti, è il dirigente scolastico, in base a quanto prevede l’art.45 del d.lgs.81/2008, colui che deve assumere i provvedimenti necessari in materia di primo soccorso e di assistenza medica di emergenza.
Facendolo, il ds dovrà tenere conto anche delle altre eventuali persone presenti sui luoghi di lavoro e stabilire i necessari rapporti con i servizi esterni, anche per il trasporto dei lavoratori infortunati.
Per quanto riguarda il pronto soccorso, si deve prestare attenzione al regolamento pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 febbraio 2004, in cui all’art.2 è espressamente scritto che in certe tipologie di Aziende, tra cui rientrano le scuole, deve essere presente una cassetta di pronto soccorso, custodita in un luogo facilmente accessibile ed individuabile con segnaletica appropriata. Queste cassette dovranno contenere materiali per il primo soccorso come lacci emostatici, misuratori per la pressione sanguigna, termometri, il ghiaccio pronto uso e altro materiale indispensabile per il primo soccorso.
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