Categorie: Generico

Privacy: gestione del rapporto di lavoro e dati sulla salute

I dati relativi alla salute dei dipendenti sono considerati dati sensibili, ai sensi dell’art. 4, comma 1, lett. d), del Codice della privacy, e come tali vanno tutelati e non divulgati.
È dunque illegittimo il comportamento di un’Università (doc. web n. 2576686) che non solo ha pubblicato in un decreto rettorale le informazioni relative allo stato di salute di una docente, ma addirittura le ha divulgate, prima ad un docente di altra facoltà e poi a tutti i componenti del Consiglio di Facoltà.
In particolare, la professoressa lamentava il fatto che copia integrale del decreto rettorale che la collocava in “interdizione dal lavoro” e quindi in “congedo per maternità” fosse stata inviata a un docente in servizio presso un’altra Facoltà, diffondendo informazioni molto delicate sulla sua salute, perché riferite a “gravi complicanze della gravidanza o persistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza” (art. 17 comma 2, lett. a), d.lg. n. 151/2001).
Tale documento, inoltre, era stato allegato dalla segreteria amministrativa al modulo di richiesta di affidamento dell’insegnamento che si sarebbe reso vacante, rendendo note le condizioni di salute della professoressa anche a tutti i docenti membri del Consiglio di Facoltà tenuti a deliberare sull’assegnazione della cattedra.
I dati sensibili in questione, che legittimamente possono essere trattati dalle competenti funzioni dell’Ateneo per la finalità di “gestione del rapporto di lavoro”, non potevano invece formare legittimamente oggetto di comunicazione verso terzi. In particolare, nel caso di specie, non potevano essere comunicati ad altro docente (indipendentemente dalla Facoltà di appartenenza dello stesso), non avendo questi titolo alcuno a trattarli per la menzionata finalità di gestione del rapporto di lavoro (rientrante invece nelle attribuzioni del personale amministrativo dell’Università a tal fine incaricato del trattamento).
Inoltre, la comunicazione di tali dati sensibili era avvenuta in violazione del principio di necessità, non essendo indispensabile mettere terzi a conoscenza delle motivazioni, nel caso di specie inerenti alle condizioni di salute dell’interessata, sottese alla vacanza dell’insegnamento.
Per le stesse ragioni è illecita anche la successiva comunicazione dei medesimi dati sensibili a tutti i componenti del Consiglio di Facoltà chiamati a deliberare in ordine all’assegnazione dell’insegnamento realizzatasi mettendo (nuovamente) a disposizione degli stessi il menzionato decreto rettorale, riprodotto dalla segreteria di Facoltà unitamente alla domanda della professoressa.
Il Garante ha così prescritto all’Università di adottare misure idonee volte a conformare il trattamento dei dati personali nell’ambito della gestione del rapporto di lavoro alla disciplina di protezione dei dati personali, anche alla luce delle indicazioni già fornite in via generale nelle Linee guida in materia di trattamento di dati personali di lavoratori per finalità di gestione del rapporto di lavoro in ambito pubblico.
.
Lara La Gatta

Articoli recenti

Mense scolastiche, boom di richieste di menu vegetariani o vegani Milano. Selvaggia Lucarelli: “Le belle notizie”

Come riporta La Repubblica, che ha attenzionato il caso di Milano, sono sempre di più…

23/12/2024

Anna Pepe “manda quel paese” una sua docente durante un’intervista: “Guarda dove sono adesso, prof”

Sono molti i vip che spesso si abbandonano a ricordi della scuola e dei loro…

23/12/2024

Maturità, tornano sui banchi dopo decenni per fare la traduzione di latino o greco: il liceo Galilei fa bis

Torna Rimaturità, la ‘prova d’esame’ per gli ex studenti del Liceo Classico Galileo di Firenze:…

23/12/2024

Precari Scuola, per la NASpI necessario comunicare entro il 31 gennaio il reddito presunto riferito al 2025

Dal mese di dicembre 2024, l’INPS, tramite la “Piattaforma di Proattività”, ha avviato una campagna…

23/12/2024

Linee guida Educazione Civica, docente scrive Valditara: “Farò l’opposto”. Usr Lazio prende le distanze: “Lettura distorta”

Hanno fatto discutere molto le parole di un docente di un liceo di Roma, scritte…

23/12/2024

Certificati medici per giustificare l’assenza dal lavoro, non devono contenere dati sulla salute: provvedimento del Garante privacy

Le certificazioni che attestano la presenza in ospedale, necessarie per giustificare un’assenza dal lavoro o…

23/12/2024