Tasso di deprivazione per bambino si intende la percentuale di minori (al di sotto dei 16 anni) che soffrono della mancanza forzata di almeno tre elementi sui seguenti 17 non ponderati.
Queste le deprivazioni secondo Eurostat: Alcuni vestiti nuovi – due paia di scarpe – frutta e verdura fresca ogni giorno – carne, pollo, pesce tutti i giorni – libri adatti – attrezzature per il tempo libero all’aperto – giochi al coperto – attività ricreative – feste – invitare gli amici – gite scolastiche – vacanze – sostituzione di mobili logori – spese arretrate della famiglia – Internet – casa sufficientemente calda – auto.
Tre elementi possono essere l’impossibilità di invitare gli amici, la mancanza di un’auto e del web. Nessuna vacanza, nessun libro, frutta fresca non ogni giorno.
Nel 2021 l’11% dei figli a carico che vivevano in famiglie dell’Ue ha subito una privazione materiale specifica per il minore. Secondo Eurostat le ragioni possono essere varie ma si possono individuare due fattori chiave che sono la composizione del nucleo familiare e il livello di istruzione dei genitori. Entrambi questi due fattori in qualche modo sono espressione del mercato del lavoro.
Nel 2021, il 39% dei bambini dell’Ue che vivevano in famiglie con istruzione inferiore ha subito privazione materiale, rispetto al 4% dei bambini in famiglie con istruzione superiore.
In 10 paesi dell’Ue, oltre la metà dei bambini nelle famiglie con un livello di istruzione inferiore ha dovuto affrontare privazioni materiali, con le quote più elevate registrate in Romania (85%), Bulgaria (83%) e Ungheria (78%). Nel frattempo, i tassi più bassi sono stati registrati in Polonia (9%), Germania ed Estonia (ciascuna 16%).
Tra le famiglie in cui i genitori avevano un’istruzione terziaria, i tassi più elevati di deprivazione materiale infantile sono stati registrati in Grecia (16%), Bulgaria (12%) e Cipro (10%). I tassi più bassi di deprivazione materiale infantile sono stati registrati in Slovenia (vicino allo 0%), Cechia, Svezia e Polonia (tutti 1%).