Sono stati presentati oggi, 21 novembre 2017, dall’OCSE i dati relativi all’indagine internazionale PISA 2015 – Problem Solving Collaborativo (PSC).
Nel 2015 PISA ha incluso nella rilevazione, oltre che le competenze degli studenti di 15 anni in Lettura, Matematica e Scienze, anche l’ambito del Problem Solving Collaborativo, cioè la capacità di un individuo di impegnarsi efficacemente in un processo in cui due o più agenti (un agente è lo studente, gli altri agenti sono simulati) tentano di risolvere un problema condividendo la comprensione, le loro conoscenze, abilità e gli sforzi necessari per arrivare a una soluzione.
Hanno partecipato alla rilevazione gli studenti quindicenni: 11.583 studenti suddivisi in 474 scuole. Circa 3.500 studenti hanno svolto le prove di PSC (50% maschi; 50% femmine).
L’Italia ha ottenuto nella scala di Problem Solving Collaborativo un punteggio medio pari a 478 punti, inferiore alla media OCSE (500).
Nel dettaglio, in Italia, il 65% degli studenti raggiunge almeno il livello minimo di competenza stabilito dall’OCSE, mentre solo il 4,2% degli studenti si colloca al livello avanzato e più di un terzo degli studenti si colloca al di sotto del livello minimo di competenza.
Le ragazze ottengono punteggi significativamente superiori rispetto ai ragazzi (489 vs. 466).
Dall’Indagine emerge poi che c’è una stretta correlazione tra status socio-economico e culturale e il rendimento in Problem Solving Collaborativo; infatti, all’aumento di un punto dell’indice ESCS (indice di status-socio-economico-culturale) a livello individuale, corrisponde un aumento in media del punteggio in Problem Solving Collaborativo di 6 punti.
Con riferimento alle differenze interne al sistema scolastico italiano, si riscontra lo stesso andamento già emerso nelle indagini PISA per gli ambiti principali di Lettura, Matematica e Scienze: i risultati sono peggiori nelle scuole del Mezzogiorno (Sud e Sud isole), mentre gli studenti del Nord Ovest e del Nord Est ottengono risultati migliori rispetto alla media nazionale.
Anche per quanto riguarda le differenze tra i percorsi di studio, gli studenti dei Licei (punteggio medio 511) sono gli unici che si collocano al di sopra sia della media nazionale (punteggio medio 478) sia della media OCSE (500), con una differenza statisticamente significativa; gli Istituti Tecnici (punteggio medio 469), i Centri di Formazione Professionale (punteggio medio 425) e gli Istituti Professionali (punteggio medio 415) si collocano significativamente sotto entrambe le medie di riferimento.