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Problemi in vista per l’accordo sul tutor

Come avevamo anticipato all’indomani della firma dell’intesa fra Aran e Sindacati sulla sequenza contrattuale prevista dall’art. 43 CCNL in vigore, la ratifica dell’accordo e la relativa firma definitiva non sono affatto scontate. O perlmeno non potranno avvenire in tempi brevi e senza qualche ulteriore “aggiustamento”.
Allo stato attuale il problema più complesso riguarda la stessa delegazione trattante: con una nota di qualche giorno fa l’Aran ha chiarito che le sequenze contrattuali possono essere sottoscritte unicamente dalle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto nazionale da cui ha origine la sequenza.
La Gilda degli Insegnanti non può dunque essere ammessa alla firma dell’accordo del 17 luglio su tutor e anticipi nella scuola dell’infanzia.
Il fatto strano però, è che la delegazione della Gilda ha partecipato regolarmente a tutta la trattativa, durata per diverse ore per l’intera giornata del 17 luglio, tanto che Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda, ha già annunciato da tempo di aver presentato un esposto non solo all’Aran e alla Funzione Pubblica ma anche alla Corte dei Conti.
Ma le stranezze non finiscono qui, a fine luglio il ministro Fioroni, nel rispondere ad una interrogazione proposta da alcuni parlamentari dell’opposizione, dichiarava testualmente: “Confermo che in data 17 luglio 2006 è stata sottoscritta dall’ARAN e da tutte le Organizzazioni Sindacali rappresentative – dalla GILDA allo SNALS e ai Confederali, che hanno espresso nel merito unanime consenso – la sequenza contrattuale ai sensi dell’articolo 43 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Scuola del 24 luglio 2003”.
Insomma, la questione sembra piuttosto complicata, e non solo sotto il profilo politico-sindacale.
Se davvero la Gilda non ha titolo a sottoscrivere l’accordo, significa che il 17 luglio le delegazioni trattanti non erano costituite in modo regolare e quindi potrebbe essere eccepita addirittura la regolarità dell’incontro.
Poco male, perché a questo punto basterà riconvocare le parti (quelle giuste !) e firmare nuovamente l’intesa preliminare.
Ma questo significherebbe allungare ulteriormente i tempi, con il rischio che con l’inizio dell’anno scolastico il problema del tutor non sia ancora del tutto risolto.
Reginaldo Palermo

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