Adesso è ufficiale: la Flc-Cgil ha deciso di proclamare uno sciopero dell’intero settore della conoscenza (scuola, Afam, Università e Ricerca); il via libera è arrivato nel pomeriggio del 17 dopo che il direttivo nazionale ha dato mandato alla segreteria nazionale di annunciare definitivamente lo sciopero per l’11 dicembre, come già avevamo anticipato da qualche giorno .
Sulla decisione della Flc pesa però il fatto che proprio nella stessa mattinata la Commissione di Garanzia ha reso noto che l’USI-Ait Scuola ha dichiarato uno sciopero nazionale del personale della scuola per l’11 e il 12 dicembre.
Le norme attuali non dovrebbero consentire la contemporanea proclamazione di altro sciopero da parte di un’altra sigla sindacale, ma per capire meglio cosa succederà è opportuno attendere la decisione ufficiale della Commissione.
Sulle ragioni della protesta non c’è molto da aggiungere rispetto alle anticipazioni che avevamo dato: Flc chiede espressamente che la seconda “tranche” di tagli prevista dalla legge 133 venga sospesa; altra questione è quella del precariato (il sindacato di Mimmo Pantaleo chiede un piano di assunzioni che vada ben oltre la copertura dei posti lasciati liberi dai pensionamenti, come annunciato dal ministro Gelmini qualche giorno fa).
Senza dimenticare il problema dei rinnovi contrattuali per i quali la legge finanziaria del 2010 prevede risorse molto modeste e considerate del tutto inadeguate dalla Flc.
Posizione diversa è invece quella degli altri sindacati (Cisl, Uil, Snals e Gilda) che, almeno per ora, preferiscono aspettare e comunque non sembrano intenzionati a indire scioperi.