Con il decreto 36 convertito con modifiche nella legge 79 del 2022, sono state introdotte nuove procedure per diventare docente di scuola superiore, la cui selezione avviene sulla base di un concorso pubblico nazionale per la copertura dei posti vacanti e disponibili dell’organico dell’autonomia.
Secondo le disposizioni previste dalla normativa suddetta, che entrerà a regime nel 2025, per partecipare al concorso ordinario su posto comune nella scuola secondaria è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
• laurea magistrale specifica in una delle classi di concorso di riferimento
• abilitazione, conseguita a seguito della frequenza di un corso universitario e accademico e superamento delle prove finali, volto al conseguimento di 60 crediti formativi (CFU/CFA).
Costituisce requisito per la partecipazione al concorso relativamente ai posti comuni di docente di scuola secondaria di primo e secondo grado, il possesso della laurea magistrale o magistrale a ciclo unico, oppure del diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di II livello, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data d’indizione del concorso, e dell’abilitazione all’insegnamento specifica per la classe di concorso.
Il titolo abilitante va conseguito attraverso l’iscrizione e la frequenza di un percorso universitario e accademico di formazione iniziale di almeno 60 CFU/CFA che si conclude con una prova finale prevede una prova scritta e una lezione simulata volta ad accertare non solo la conoscenza della disciplina, ma anche la capacità d’insegnamento. Al suddetto percorso si può accedere solo dopo aver conseguito la laurea magistrale o magistrale a ciclo unico, oppure del diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di II livello, oppure di titolo equipollente o equiparato.
Per il posto di sostegno occorre essere in possesso della laurea e della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità riferita alla scuola secondaria di primo o di secondo grado.
I concorsi saranno banditi su base regionale o interregionale in relazione al numero dei posti; la procedura prevede l’eliminazione dei quiz a risposta chiusa e una prova scritta con dei quesiti a risposta aperta, una prova orale e la valutazione dei titoli.
In attesa che entri a regime la nuova procedura concorsuale, prevista per il 2025, la normativa prevede, sia per i docenti in possesso dei 24 crediti comunque conseguiti entro il 31 ottobre del 2022, sia per quelli che hanno tre anni di servizio nell’ultimo quinquennio, la possibilità di partecipare ai concorsi e di integrare i crediti mancanti successivamente al superamento delle prove concorsuali.
La legge 79 del 2022 per attuare le suddette linee di reclutamento ha previsto l’emanazione di alcuni decreti, di cui ancora, si aspetta l’emanazione e che dovrebbero cambiare in modo radicale il sistema di reclutamento dei docenti di scuola secondaria.
Gli argomenti da decretare, al fine di rendere effettivo il sistema di reclutamento disegnato dalla legge 79, tranne ulteriori modifiche, sono:
• revisione e all’aggiornamento della tipologia delle classi di concorso della scuola secondaria di primo e secondo grado;
• i contenuti e la strutturazione dell’offerta formativa corrispondente a 60 CFU/CFA;
• la percentuale di presenza alle attività formative necessarie per l’accesso alla prova finale;
• le linee guida per il riconoscimento degli eventuali altri crediti maturati nel corso degli studi universitari o accademici;
• le modalità di svolgimento della prova finale del percorso universitario e accademico, comprendente la prova scritta e la lezione simulata;
• I costi massimi d’iscrizione ai percorsi universitari e accademici di formazione iniziale nonché di svolgimento delle prove finali che portano al conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento, con oneri a carico dei partecipanti;
• le modalità di svolgimento del test finale e i criteri per la valutazione del personale in periodo di prova.
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