Al Ministro dell’Istruzione e del Merito – prof. Giuseppe Valditara
On. membri della VII Commissione Istruzione pubblica, beni culturali del Senato
On. membri della VII Commissione cultura, scienza e istruzione della Camera dei Deputati
Onorevoli e Senatori eletti in Piemonte
Chiarissimo Professore, Presidenti, Senatori ed Onorevoli,
In qualità di studentesse e studenti del VII ciclo del corso di Specializzazione sul Sostegno dell’Università di Torino, Vi scriviamo in merito alla nuova procedura di reclutamento per i posti di sostegno, disciplinata dal DM 259 del 30/9/2022. Questa nuova procedura consta in una nuova fase transitoria che prevede, appunto, l’istituzione di graduatorie regionali riservate agli specializzati, graduatorie che saranno utilizzate come procedura di assunzione straordinaria fino al 2025.
Fermo restando la validità e la necessità di una procedura straordinaria ad hoc per il sostegno (è ben nota la carenza cronica di docenti specializzati) Vi esprimiamo la nostra perplessità e la nostra preoccupazione per questa nuova e, ci sia consentito di dirlo, ennesima procedura. Al fine di essere il più possibile chiari e concisi nella nostra esposizione procediamo per punti:
• ad oggi non si ha idea alcuna di quando saranno pubblicati i bandi. Ove questo avvenisse prima di giugno 2023 noi specializzandi del VII ciclo ne saremmo esclusi e, essendo queste graduatorie biennali, dovremmo attendere ben due anni per accedervi. In questo caso le immissioni in ruolo per i prossimi due anni riguarderebbero solo eventuali specializzati dei precedenti cicli, escludendo del tutto il VII e il futuro VIII ciclo. Il rischio che si prospetterebbe è chiaro: posti disponibili ma graduatorie per le assunzioni vuote;
• ove i bandi di apertura fossero pubblicati nel mese di luglio 2023 noi specializzandi del VII ciclo potremmo sì accedere, ma resterebbero comunque esclusi quelli del futuro VIII ciclo. A settembre 2024 potrebbero quindi beneficiare delle immissioni in ruolo solo eventuali specializzati dei cicli precedenti mentre, appunto, quelli dell’VIII ciclo dovrebbero attendere la nuova riapertura. Anche in questo caso vale quanto sopra riportato: posti disponibili per le immissioni ma graduatorie con numero aspiranti del tutto insufficienti. Sempre nel caso di avvio delle procedure nei mesi estivi, gli uffici interessati si troverebbero ancora una volta ad affrontare in piena estate la produzione e la gestione di una nuova graduatoria, con tutte le difficoltà connesse. Questo – i precedenti insegnano – comporterebbe inevitabili ritardi che causerebbero procedure di nomina tardive e ad anno iniziato, con tutte le tristemente note conseguenze sulla continuità didattica e sul funzionamento delle Scuole.
Questa nuova procedura straordinaria rischia insomma di trasformarsi in un ennesimo percorso ad ostacoli, per le Scuole, per gli specializzati e soprattutto per le allieve e gli allievi con disabilità che possono e devono avere insegnanti specializzati stabili così da garantire il loro pieno diritto all’inclusione. Al fine di evitare tutto ciò siamo a chiederVi e proporVi di adottare nuovamente la modalità già utilizzata con successo negli ultimi due anni: la procedura straordinaria per le immissioni in ruolo da GPS di I fascia (ex art. 59, comma 9-bis, Dl 25 maggio 2021, n. 73). Le graduatorie di GPS di I fascia si riaprono già annualmente e quindi nessuno specializzato resterebbe escluso, per ogni operazione di nomina si avrebbero quindi come potenziali candidati tutti gli specializzati, nessuno escluso. La procedura è già stata usata con successo e senza controindicazione alcuna per due anni e, aggiungiamo, la gestione provinciale consente piena trasparenza, efficacia, tempistiche rapide e funzionali e salvaguarda spesso la fondamentale continuità didattica ai tanti precari di sostegno che da anni lavorano negli Istituti della provincia di presenza nelle GPS.
Questa soluzione da noi proposta, ne siamo consapevoli, richiede però un intervento del legislatore e, con la presente, siamo a chiederVi questo impegno che senza onere alcuno per lo Stato, garantirebbe procedure certe per la stabilizzazione sui posti di sostegno e un ottimo risultato per la Scuola italiana. Non da ultimo, sarebbe davvero un bel segnale da parte di questo Governo rispetto alle tante, troppe scelte del passato, che hanno reso la precarietà una regola e l’inclusione non un diritto ma una mera possibilità.
Specializzand* del VII ciclo del corso di Specializzazione sul Sostegno del l’Università di Torino
Seguono numerose firme
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