Prodi: “Il futuro del Paese è negli Istituti tecnici”

Negli ultimi vent’anni in Italia l’istruzione tecnica secondaria ha perso oltre 400mila studenti, con una diminuzione degli iscritti dal 45% sul totale della scuola secondaria nel 1991-92, al 33,7% del 2014-15. Le iscrizioni agli istituti tecnici, negli ultimi 25 anni, hanno subito un lungo declino a vantaggio delle iscrizioni nei licei, passando da 230mila a 156mila, cioè -74 mila.

“Un dramma», secondo Romano Prodi. Che ha pure aggiunto, nel corso della presentazione del rapporto «Innovare l’istruzione tecnica secondaria e terziaria»: “La cosa che più mi preoccupa è che c’è da rifare la testa dei genitori sulle scuole tecniche. Io parlavo di super-periti molti anni fa. Il problema è arrivato all’incomprensione sociale. Bisogna fare un grande battage pubblicitario a livello ministeriale sulla scuola tecnica, che è il futuro del Paese. Mi provoca un dolore fortissimo sentire i genitori che si vergognano se il loro figlio frequenta un Its. Nella mia esperienza universitaria ho visto uccisa l’autonomia dell’istruzione tecnica. La sperimentazione Its, invece, serve moltissimo”.

“Dobbiamo condurre – ha detto Prodi – una grande battaglia per la scuola Tecnica per costruire il futuro produttivo del nostro Paese e per dare lavoro ai giovani”.

LA TECNICA DELLA SCUOLA E’ SOGGETTO ACCREDITATO DAL MIUR PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA E ORGANIZZA CORSI IN CUI È POSSIBILE SPENDERE IL BONUS.

{loadposition bonus}

Da un’altra platea, anche Davide Faraone, il sottosegretario all’istruzione, dice la sua: “Abbiamo un sistema di Its, piccolo e parziale, per carità, però è giovanissimo e ha operato in un sistema che non solo remava in una direzione opposta, ma gli dava schiaffi e calci. Un sistema di difficoltà enorme. Da sempre, anche la mia generazione ha vissuto le classifiche per le scuole superiori, con il liceo in testa e in fondo le scuole professionali”

. Ma qualcosa è cambiato, sottolinea Faraone: “Il primo contesto l’abbiamo creato con l’obbligatorietà dell’alternanza scuola-lavoro e le risorse per farla. Il secondo contesto è il ‘Jobs Act’. Abbiamo scritto questi provvedimenti nella stessa stanza. I contratti di apprendistato li abbiamo previsti dal punto di vista normativo, ma quei contratti erano un’accezione. Mentre nei Paesi in cui il sistema duale funziona sono molto frequenti. Questa flessibilità è un valore e dobbiamo investire. Pensiamo che ci sarà un’espansione degli istituti tecnici “nei prossimi anni. Dobbiamo sostenerli economicamente, ma dobbiamo valutare la qualità. Già dal prossimo concorso, dobbiamo selezionare gli insegnanti in base alle nuove esigenze”.

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Tragedia Zagabria: 19enne entra in una scuola, uccide un bambino e ferisce altri alunni e la maestra

Questa mattina, venerdì 20 dicembre, a Zagabria, in Croazia, un 19enne ha fatto irruzione in…

20/12/2024

Compiti per le vacanze, sì o no? Per un docente su due non andrebbero assegnati – RISULTATI SONDAGGIO

Un docente su due è favorevole a non appesantire il carico di lavoro degli studenti…

20/12/2024

Commissioni concorso docenti PNRR 2, domande entro il 2 gennaio 2025

Sul portale INPA sono disponibili i due bandi per la selezione dei componenti delle commissioni…

20/12/2024

L’Intelligenza Artificiale come compagna di scuola, il progetto di un istituto

L’istituto tecnico G. Marconi di Dalmine, in provincia di Bergamo, una delle istituzioni più all’avanguardia…

20/12/2024

Ultimi dati di “Okkio alla salute”: in Emilia-Romagna il numero dei bambini obesi o in sovrappeso è al di sotto della media nazionale, ma c’è ancora molto da fare

Alla fine l’educazione alimentare nelle scuole paga! Con tempi medio-lunghi, d’accordo, ma i risultati si…

20/12/2024

Supplenze in attesa dell’avente diritto, prosecuzione del contratto oltre il 31 dicembre 2024 [NOTA]

In risposta ai numerosi quesiti pervenuti sulla gestione dei contratti di supplenza in attesa dell’avente…

20/12/2024