Istituto Tecnico Commerciale “Enrico Fermi” di Tivoli. Compito in classe di italiano. Tema: “Dopo i numerosi viaggi di Papa Francesco nel mondo (America in specifico) ci potrà essere una pace mondiale? Argomenta il tuo pensiero”
Uno studente ha esposto effettivamente il suo pensiero: “la logica della guerra si batte attraverso le mobilitazioni popolari e non, come suggerito dal titolo, con i viaggi di Papa Francesco“. Risposta che però non sembra sia andata a genio alla professoressa che ha valutato il compito dell’alunno con 6 e spiegato la motivazione del suo risultato: “Alcuni concetti sono un po’ troppo condizionati dalla tua visione politica e dalla tua giovane età”.
La notizia, come riporta il Post Viola, è stata data dall’Unione degli Studenti: “La scuola italiana – si legge sulla pagina facebook del sindacato studentesco – non lascia spazio al pensiero critico, preferendo l’educazione al pensiero unico, all’accettazione passiva. La scuola italiana, ancora peggio con l’approvazione della riforma di Renzi, rischia di diventare un luogo fondato esclusivamente sulla competizione, la disciplina, il nozionismo, una didattica frontale e una valutazione punitiva, incapace di valorizzare le differenze.”
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