Un professore sessantenne della scuola secondaria di primo grado “Michelangelo Buonarroti” a Roma è finito sotto inchiesta per avere scelto il modo sbagliato per punire un alunno colpevole di avere tenuto un atteggiamento irriverente durante una lezione.
Il docente, accusato di abuso dei mezzi di correzione e lesioni, è stato rinviato a giudizio ed è stato trasferito in un’altra scuola.
Secondo gli inquirenti, il prof avrebbe perso la pazienza di fronte alle continue provocazioni dello studente indisciplinato ma, invece di limitarsi ad alzare la voce e scrivere l’ennesima nota sul registro di classe, avrebbe aggredito il ragazzino.
A detta del docente però non ci sarebbe stata nessuna aggressione, ma soltanto una strigliata forse troppo colorita: il docente si sarebbe limitato a strattonare leggermente il bavero della maglietta del dodicenne, tentando di placare l’atteggiamento “indomabile” dell’alunno che, nonostante fosse stato rimproverato almeno una decina di volte, avrebbe continuato a disturbare i compagni.
Il fatto è accaduto il 7 marzo del 2012 ed è raccontato da Il Messaggero
Il professore sta tenendo una lezione di matematica in una classe di seconda media in cui si trova un alunno particolarmente indisciplinato che, nonostante i rimproveri, continua a interrompere l’insegnante e a disturbare. L’insegnate tenta in ogni modo di riportare lo studente all’ordine, arriva addirittura a cacciarlo fuori dalla classe. Ma è tutto inutile: appena tornato dietro al banco, il dodicenne ricomincia a fare confusione e a prendersi gioco del docente. Poco prima del suono della campanella, il ragazzino afferra un elastico e, utilizzando le dita a guisa di fionda, prende di mira una compagna. A questo punto, il docente perde la pazienza. E qui le versioni di inquirenti e imputato divergono. A detta del maestro, l’alunno sarebbe stato afferrato per il colletto della maglietta e strattonato. Secondo i magistrati, invece, il sessantenne avrebbe sollevato da terra lo studente e, stringendolo per il collo, lo avrebbe sbattuto contro al muro. Il ragazzino finisce al pronto soccorso dell’Umberto I, dove gli vengono diagnosticate lesioni guaribili in due giorni. Nello specifico, i medici riscontrano un «trauma cranico non commotivo e una lieve contusione a livello del collo».
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