E’ ancora scioccato per l’accaduto Paolo Idone, docente del “Russel Moro” di Torino, che è stato picchiato dai genitori di un alunno richiamato in precedenza. A distanza di alcuni giorni però, l’insegnante tramite il sindacato Cub, torna sull’accaduto spiegando come sono andati i fatti e soprattutto ponendo l’accento sulle sue intenzioni nei confronti dei suoi aggressori.
Ecco il testo che ci ha girato Cosimo Scarinzi, della Cub Scuola:
Considerando che mi sono state attribuite considerazioni che non ho mai fatto e che come ritengo sia un mio diritto avere un periodo di tranquillità, di distacco da questo clima alquanto esagerato vorrei esprimere le mie considerazioni:
in primo luogo, nei confronti del ragazzo, non ho alcun rancore e non ho nessun desiderio di agire. Mi limito a ricordare che in quel frangente è stato trattato col massimo rispetto e che nulla può giustificare il dopo; per quanto riguarda tutto ciò che è stato scritto da giornalisti amanti della cronaca colorita, è offensivo e ridicolo ipotizzare un atteggiamento omertoso da parte mia, che mi trasformerebbe da vittima a carnefice. Semplicemente gli aggressori non sono di mia conoscenza pertanto, non avendo la possibilità di individuarli, ritengo sia un compito delle forze dell’ordine, in quanto credo sia un fatto dovuto da parte delle istituzioni. In ogni caso valuterò con calma come muovermi anche sulla base dei consigli del mio legale e del mio sindacato.
In questo momento mi sta aiutando molto la solidarietà dei tanti colleghi di oggi e di ieri, gli allievi e i tanti ex allievi, tutto il personale della scuola che mi hanno dimostrato vicinanza, stima ed affetto.
Non mi dilungo a riprendere considerazioni più generali che condivido sulla necessità che la scuola pubblica e chi vi lavora meriterebbero un riconoscimento ed un apprezzamento che oggi purtroppo mancano.
La vicenda resta comunque aperta, anche a causa dell’assenza ingiustificata, dello studente e dei genitori, alla convocazione della scuola da parte della preside.
La dirigente ha comunque subito convocato per mercoledì 11 aprile un collegio docenti straordinario, nel corso del quale su discuterà dei fatti.
La stessa dirigente, aveva in precedenza dichiarato a La Stampa: “Si tratta di un episodio che ci lascia tutti esterrefatti, sconvolti. In questa scuola ci sono mille allievi, ci sono problemi disciplinari come in ogni scuola, ma niente di problematico. Abbiamo progetti sulla legalità, abbiamo organizzato la settimana di contrasto al bullismo”.
“Devo concludere l’istruttoria, poi vedremo i provvedimenti da prendere. Certamente saranno coinvolti gli organi collegiali. Ho scritto al direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per informarlo di quanto è accaduto, poi gli manderò una relazione”, ha concluso la preside della scuola superiore torinese.
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