Ci sono importanti aggiornamenti sul caso del docente di matematica dell’istituto Corni di Modena, Stefano Longagnani, che si sarebbe sentito male dopo essere stato aggredito verbalmente da alcuni studenti di quinta superiore intenti fumare a scuola dopo averli rimproverati. Il professore ha infatti ricostruito l’accaduto ai microfoni del programma di Rai1 La Vita In Diretta, nella puntata andata in onda ieri, 23 gennaio.
“Se li avessi lasciati stare sarei andato via senza problemi. Loro spadroneggiano, fanno i loro traffici, sono in una situazione di sicurezza qui dentro. Li ho sorpresi mentre fumavano, ho fatto una foto per identificarli perché non vengono mai identificati. Uno di loro mi ha portato dalla vicepreside, dicendomi che questa mi avrebbe punito”, ha raccontato.
I ragazzi si sarebbero arrabbiati dopo che il prof ha estratto il telefono. Quest’ultimo sarebbe stato insultato anche da altri studenti, stavolta minorenni: “Mi hanno circondato e hanno iniziato a inveire contro di me. Ho iniziato a filmarli per ogni evenienza e dopo mi hanno messo le mani addosso, mi hanno soffocato. A quel punto ho dovuto anche reagire perché non riuscivo a respirare. Sono asmatico, ho avuto un inizio di crisi asmatica”.
La dirigente scolastica dell’istituto dove studiano i ragazzi, la dott.ssa Milella, avrebbe preso le parti degli aggressori. Anzi, secondo lei ad aggredire è stato proprio il docente. Ecco la sua versione: “A quanto ho saputo lo scontro è stato provocato dal docente. Prima quest’ultimo si è avvicinato molto, il ragazzo ha messo la mano davanti al cellulare e poi il professore ha dato un calcio”. Secondo la preside, addirittura, i ragazzi non avevano una sigaretta in mano: pare che il fumo visto dal docente provenisse da una bevanda calda.
“Il ragazzo ha detto al professore di non star fumando. Il docente si è rivolto ai ragazzi con delle ingiurie, continuando a filmarli e per allontanarli ha dato un calcio. Anche un altro ragazzo è stato strattonato. Il professore dovrebbe pesare bene le parole che usa nei confronti di minorenni in un luogo pubblico”, ha aggiunto. Anche altri studenti sono d’accordo con lei: “Se non avesse iniziato lui non sarebbe successo nulla”, ha detto uno di loro.
“Sono rimasto molto male dal tentativo della dirigente di incolparmi, questo è scandaloso. I cinque giorni di prognosi sono diventati nove, come ha stabilito il medico in quanto le lesioni non sono state recuperate”, ha controbattuto il docente con amarezza.
Ecco perché il docente avrebbe usato il suo smartphone: “Mi sono fermato anche per l’odore che proveniva. Episodi di questo genere capitano tutto l’anno. Ho filmato per essere creduto, sennò finisce tutto in cavalleria. Inoltre, avevo paura. Questi episodi vanno prevenuti, non si può aspettare tutto ciò prima di prendere provvedimenti”.
“Io ho un bellissimo rapporto con i miei studenti del professionale. Alcuni colleghi mi hanno raccontato di aver vissuto esperienze simili, ma al contrario di me hanno abbassato la testa”, ha concluso.
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…