Sembra una storia di altri tempi quella accaduta nelle scuole medie di Pusiano, in provincia di Como, dove un’insegnante di scuola media e la mamma di un alunno, una quarantenne di Cantù, si alleano nel fare stalking verso una docente. Il motivo, risalirebbe al comportamento della prof verso lo studente: per il genitore, la professoressa avrebbe esercitato violenza psicologica sul figlio, che frequentava le scuole di Pusiano.
La vendetta
Dopo averla minacciata verbalmente più volte, scrive l’Ansa, la mamma aveva tentato di “vendicarsi” chiedendo aiuto a un’amica, già in servizio a Pusiano, quindi di fatto ad un’ex collega.
Così, nel dicembre di due anni fa, offrirono un caffè avvelenato alla docente ritenuta colpevole: nella bevanda, scrive ancora l’agenzia di stampa, sembra che vi fosse “benzodiapezine in alta concentrazione”, tanto da provocare all’insegnante un malore che le annebbiò la vista e la fece cadere a terra, con successivo ricovero in ospedale.
La condanna
Ora, le due donne, accertati i fatti, sono state condannate per stalking e lesioni, in udienza preliminare, ad un anno di reclusione, pena sospesa: giudicate con rito abbreviato, sono state condannate a pagare in solido una provvisionale di 20 mila euro alla professoressa, costituitasi parte civile.
Ora, appare inverosimile che tutto questo possa essere accaduto per una ritorsione legata a futili motivi, peraltro in un ambiente scolastico e con una docente che avrebbe addirittura collaborato all’avvelenamento di una collega.