Alcuni utenti, su Twitter, hanno notato un interessante scambio tra una docente di una scuola media e il giornalista Stefano Feltri, direttore del quotidiano Domani, che ha avuto luogo nel corso della puntata di oggi, 15 dicembre, di Prima Pagina, programma radiofonico di Rai Radio 3.
L’insegnante, intervenuta al telefono, ha detto di essere nel bel mezzo della sua lezione in quel momento, una scuola media di Velletri. La donna ha raccontato al giornalista di aver discusso con la sua classe, composta per la maggior parte da ragazze, dell’ultima battuta sessista pronunciata alla festa della squadra di calcio del Monza dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che è rimbalzata, negli ultimi giorni, in tutti i media.
“Bisogna che ci sia un reato di apologia contro le donne, che non solo vengono spesso uccise, ma la cosa orribile è che c’è un uomo ancora lì, nei palazzi del Governo, non so come sia possibile. Credo che il fatto che si parli delle donne come merce da usare debba essere punito pecuniariamente”, queste le dure parole dell’insegnante.
Il conduttore della trasmissione, a questo punto, l’ha interrotta: “Posso chiederle cosa stanno facendo i suoi studenti mentre lei inveisce contro Berlusconi? Stanno facendo un compito?”.
La docente ha spiegato di non essersi allontanata dalla classe, dicendo che l’argomento è di grande interesse per i suoi alunni: “I miei studenti, in questo momento, li vedo che seguono questo argomento. Anche se hanno 12 anni non sono piccoli per capire come quest’uomo tratti le donne. Purtroppo non ho il permesso per farli parlare in quanto minorenni. Ma l’educazione alla non violenza inizia da qui”.
“La fermo, credo che lei debba tornare dai suoi studenti”, ha continuato Feltri. “Io sono qui, in mezzo a loro”, ha ribadito la professoressa.
“Non va tanto bene che lei mentre fa lezione chiami una trasmissione radio, si deve dedicare agli studenti. La lascio agli studenti, spero si rimettano a fare lezione”, ha continuato Feltri congedandola.
Quest’ultimo ha commentato la vicenda facendo ancora una volta un riferimento al fatto che la docente stesse passando il tempo al telefono in orario di lavoro: “Sì, Berlusconi lo conosciamo, è così, gli italiani continuano a votarlo, evidentemente c’è chi condivide il suo approccio alla vita. Prendiamo atto che in Italia ci sono persone che non si fanno problemi davanti a queste cose. Ce ne sono altre, come la nostra ascoltatrice, che sarebbe meglio non chiamasse trasmissioni radio mentre sta lavorando pagata da noi per fare lezione, che si indignano”, ha concluso. Il fatto che la docente abbia chiamato ad una trasmissione radio durante una lezione è giustificato dai fini didattici?
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