Nell’Istituto tecnico industriale Viola Marchesini di Rovigo sono arrivati in tempo record gli ispettori inviati dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara: devono fare chiarezza sull’ammissione all’anno successivo, in seconda classe e pure con un nove in condotta, dei dei studenti che lo scorso ottobre avevano organizzato e poi sparato in classe con una pistola ad aria compressa colpendo la docente (alla testa e all’occhio) e inviando il video dell’accaduto sui social media con tanto di commenti ironici.
Meno di un mese dopo, il 7 novembre, la scuola sanzionò i tre alunni coinvolti: vennero conferiti cinque giorni di sospensione dalle lezioni per l’alunno che aveva sparato materialmente e per quello che aveva ripreso la scena dell’insegnante; due soli giorni di allontanamento dalla classe, invece, vennero assegnati allo studente che portò materialmente la pistola a scuola e che dopo gli spari la nascose.
I tre studenti organizzatori e autori degli spari alla prof presero 5 in condotta al termine del primo quadrimestre. Poi i destini si sono divisi.
Lo studente che aveva preso due soli giorni di sospensione, non ce l’ha fatta a recuperare: il Consiglio di classe ha deciso che l’anno scolastico prossimo ripeterà la prima annualità di corso.
Gli altri due studenti, gli autori materiali degli spari e della divulgazione del video sui social media, invece, sono stati promossi: gli insegnanti, con il dirigente scolastico, hanno valutato positivamente il loro comportamento nella parte restante dell’anno e profitto scolastico, tanto che nello scrutinio di fine anno per uno dei due è scattato anche il 9 in condotta.
Gli ispettori ministeriali, secondo quanto riferisce l’Ansa, hanno raccolto tutta la documentazione relativa allo scrutinio e hanno interrogato gli insegnanti del Consiglio di classe e la dirigente scolastica dell’istituto tecnico veneto.