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Prof colpita da pistola ad aria compressa, i legali: “Voti in condotta passati da 5 a 9. Possibile causa civile contro le famiglie”

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In questi giorni sta tenendo banco la vicenda relativa alla prof colpita dai pallini provenienti da una pistola ad aria compressa lo scorso ottobre, in un istituto di Rovigo. Il motivo? Come ormai è noto, tra i responsabili del gesto c’è chi è stato promosso e addirittura con il nove in condotta.

Consiglio di classe rimandato

Il Gazzettino ha messo in luce il fatto che i tre ragazzi abbiano avuto dapprima, nel primo quadrimestre, 5 in condotta. Poi, allo scrutinio finale, uno dei tre ragazzi è stato bocciato, uno è stato promosso, non con il 9 in condotta, mentre un terzo è stato ammesso con il 9 in condotta.

“Com’è possibile?”, si chiedono gli avvocati della docente, che annunciano una causa civile contro le famiglie dei tre ragazzi che più si sono resi protagonisti dell’azione, ovvero il proprietario dell’arma, il compagno che ha esploso i colpi e quello che ha registrato tutto con il telefono, non escludendo di citare anche la scuola per quello che definiscono “un nuovo atto di bullismo nei confronti della docente”.

Nel frattempo ieri mattina gli ispettori del ministero erano ancora al lavoro nell’istituto superiore rodigino, mentre un consiglio di classe straordinario inizialmente convocato per il pomeriggio è stato poi rinviato per non meglio precisati impedimenti sopraggiunti.

“Pagina nera per la scuola”

Nel frattempo l’insegnante ha espresso ancora la sua amarezza: “Provo ancora dolore a vedere quel video: i ragazzi che mi hanno colpito non meritavano il 9 in condotta. All’interno del mio istituto c’è ostilità nei miei confronti perché io sto portando avanti una battaglia con i miei avvocati che mi hanno dato la forza di andare avanti, ma secondo i miei colleghi non avrei dovuto denunciare la classe. Io la solidarietà l’ho ricevuta da persone che nemmeno conosco”.

I suoi avvocati aggiungono: “Da quello che ci risulta, il ministro Valditara sta cercando di capire dal punto di vista giuridico se esista una possibilità di intervenire per far sì che venga modificato il voto di condotta assegnato o se si può procedere solo attraverso un’impugnazione al Tar. Per questo crediamo fosse stato convocato il consiglio di classe straordinario. Fra l’altro, sappiamo che ci sono stati degli insegnanti che non erano d’accordo con le valutazioni dei colleghi e che avrebbero chiesto di riferire agli ispettori. Questa è una pagina nera per la scuola, un nuovo atto di bullismo nei confronti della professoressa: come è possibile che il voto passi dal 5 nel primo quadrimestre al 9? Intanto, da parte nostra abbiamo deciso di procedere con una causa per risarcimento dei danni subiti dalla docente in questa dolorosa vicenda e stiamo lavorando all’atto di citazione nei confronti delle famiglie di tre studenti, valutando la possibilità di estendere la responsabilità di questo grave e duplice atto di bullismo anche alla scuola”.