Con il pretesto di aiutarle a fare stretching, un docente di sostegno specializzato in educazione fisica avrebbe molestato due studentesse. Prima una ragazza di 20 anni, sua allieva in un impianto di atletica leggera. Poi un’alunna di 13 anni. Lo riporta Il Corriere della Sera.
Il docente rischia due anni e dieci mesi di reclusione. La sentenza nei confronti dell’uomo, al quale è contestato il reato di violenza sessuale, è prevista per venerdì.
A costituirsi parte civile è stata solo la madre della 13enne. “Mai scorderò come la precedente preside della scuola mi disse di sperare che mia figlia si fosse sbagliata. Quasi sembrava che non le credesse. Sarebbe stato sufficiente il silenzio. Era fredda. Per me è stato molto triste”, ricorda la signora.
L’uomo, anziché insegnare alla studentessa, la ventenne, come fare meglio lo stretching, le si sarebbe accostato da dietro e con la parte bassa dell’addome avrebbe premuto contro il suo corpo. Da qui la denuncia, ma il docente ha sempre negato.
Dopo sette mesi la molestia nei confronti della tredicenne. Secondo il ricordo di quest’ultima il docente, anche in questo caso, le si sarebbe accostato chiedendole se avesse bisogno di essere aiutata. L’alunna avrebbe detto subito di sì. Ma, come nel primo caso, l’uomo si sarebbe avvicinto da dietro e l’avrebbe schiacciata con il basso ventre. Poi, da quanto ha ricostruito l’accusa, l’avrebbe palpata ovunque.
La piccola avrebbe raccontato tutto alla madre, tra le lacrime, che avrebbe denunciato l’insegnante.
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