C’è anche una docente di matematica tra le giovani dei Centri sociali che venerdì 29 marzo a Padova hanno insultato, colpito con pugni e calci, oltre che sputato ai poliziotti intervenuti per la loro presenza in risposta ad una manifestazione anti-aborto di Forza Nuova: l’insegnante risulta tra le due donne denunciate per resistenza.
Le giovani femministe si sarebbero scagliate contro il cordone di sicurezza composto dalle forze dell’ordine. E ad un certo punto la polizia avrebbe deciso di fare delle “cariche” di contenimento intervenendo anche con i manganelli: nel corso degli scontri, due ragazze sarebbero state ferite, rimediando cinque punti di sutura, l’una, e un lieve trauma cranico l’altra.
Una delle due donne fermate, invece, ha commentato il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, “già nota alle forze dell’ordine e attiva nei centri sociali di Padova, è anche insegnante di matematica in una scuola di Abano Terme. Sono sbalordito: una persona del genere può fare l’educatrice? Cosa dirà in classe?”.
“Nessuno può permettersi di insultare le nostre donne e uomini in divisa, solidarietà e stima per le nostre forze dell’ordine”, ha detto ancora il ministro.
“Pochi giorni fa” la donna, ha continuato Salvini, “era stata pizzicata mentre imbrattava con dello spray alcuni muri del centro cittadino” e la “scuola ha avviato un’indagine interna”.
Intanto, la donna in questi ultimi due giorni sarebbe tornata normalmente in classe.
Ancora più severo è stato il giudizio dell’assessore all’istruzione della Regione Veneto, Elena Donazzan: “Se le accuse avanzate saranno confermate, la mia opinione è che questa insegnante debba essere allontanata dalla scuola, come già accadde a Torino quando venne licenziata la docente che augurò la morte ai poliziotti e ai carabinieri“.
“Ho scritto oggi – informa Donazzan – alla dirigente dell’istituto di Abano Terme per significarle l’attenzione che la Regione del Veneto pone nei confronti della buona reputazione delle nostre scuole, reputazione che risulta gravemente compromessa dalla docente fermata venerdì scorso a Padova dopo avere aggredito le forze dell’ordine impegnate per la sicurezza della città”.
“Le verifiche su ciò che è successo sono in corso – aggiunge – spettano agli inquirenti e alle istituzioni scolastiche, non di certo alla Regione: anche l’istituto infatti, in rispetto delle leggi, delle regole comportamentali e della necessità di tutelare una classe docente troppo spesso vittima di giudizi erronei, deve avere la possibilità di difendersi dalle conseguenze di un comportamento di un singolo completamente fuori dalle righe”.
Per il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, però rimane il fatto che “è inammissibile che venga concessa una manifestazione a Forza Nuova: farò un’interrogazione in Parlamento per andare a fondo su quanto accaduto a Padova”.
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