L’inchiesta sul professore di filosofia del Liceo Torquato Tasso di Roma, accusato di molestie sessuali, continua. Al Corriere della Sera, parla una delle ragazze coinvolte: “e alunne coinvolte sono almeno una decina. Mi mostrava i loro messaggi: già prima del Tasso, in altre scuole, aveva avuto storie, incontri e non solo parole”
“Il mio migliore amico ha stampato tutti gli sms che mi aveva inviato e li ha portati al preside. Lo sapevano anche gli insegnanti: era già stato richiamato anche prima della mia denuncia, gli altri prof lo controllavano”.
Perché alunne e professore si scambiano il numero di cellulare?
“Per motivi scolastici, c’era la scusa di condividere un libro. Diceva ti lascio il mio numero così stasera mi ricordi che domani devo portartelo e cominciava la conversazione. Lui si è sempre vantato di avere un rapporto amichevole coi suoi alunni, aperto. È convinto che lo adoriamo e per questo anche dopo aver saputo della denuncia, ha avuto la faccia tosta di ripresentarsi a scuola”.
Quando hai avvertito che stava superando il confine?
“È un uomo colto, dai modi affascinanti, forse all’inizio io ho sbagliato a dargli corda ma pensavo mi volesse bene, c’era anche la prospettiva di scrivere un libro a quattro mani e non volevo rovinare tutto. Poi ha cominciato a fare battute pesanti. Nei messaggi parlava di sesso, orgasmi e viagra. E quelli erano i suoi i modi. Chiamava le ragazze alla cattedra e le faceva sedere vicine a lui. Se non gli stavi simpatica dava brutti voti: con me è successo, dopo il mio rifiuto raccontava anche agli altri prof che non ero più brava come prima”.
[…] “La situazione cambia tra maggio e luglio (del 2017, ndr), 2.600 messaggi che adesso sono a disposizione della Procura. E se non mi facevo viva impazziva, alzava i toni: ‘Cosa stai facendo, perché non rispondi?’. Ad agosto, durante la pausa estiva, ha cominciato a tartassare una mia amica perché voleva che tornassi a rispondergli ai messaggi, diceva che l’avevo illuso, credo volesse mettersi con me, era capace di inviare duecento sms in un giorno. Poi a settembre, col rientro a scuola, la situazione è precipitata”.
“Io ho sempre avuto la media del 9 e invece non andava più bene niente. Diceva ‘quanto sei peggiorata’. Ho sostenuto un’interrogazione su Kant lunga due ore mentre lui continuava a farmi perdere il filo. E fuori dalla classe fissava me e il mio ragazzo in modo inquietante. A quel punto l’ho detto al mio migliore amico e il caso è scoppiato: abbiamo mostrato i messaggi al preside e il 12 ottobre ho presentato denuncia”.
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…