Si sarebbe formata una “coda chilometrica” di docenti e personale presso l’Asl di Novara, con attese perfino di “quattro ore”, per sottoporsi volontariamente ai testi sierologici anticovid19.
Una coda indecorosa, secondo molti insegnanti intervistati dalla Stampa, perché l’Asl, di fronte alle richieste del Mi, avrebbe dovuto provvedere a potenziare il servizio, considerato pure che molti medici di famiglia lo consigliano, mentre altri, come in alcuni comuni della Sicilia, si rifiutano per timore che un solo caso positivo possa costringerli a chiudere l’ambulatorio, con tutte le conseguenze immaginabili.
In ogni caso appare evidente che i prof “non solo vogliono tornare in classe, ma vogliono farlo con il massimo della sicurezza, almeno da parte loro”.
Un’altra soluzione possibile, per evitare tante file e tanto sbandamento, potrebbe essere la creazione di una “app apposita, dove ci si prenota con tanto di orario, senza essere sottoposti a code estenuanti”.