Un professore, 35 anni, in servizio in un istituto superiore del biellese, scrive La Stampa, è stato denunciato dai carabinieri per truffa aggravata ai danni dello stato ed ora rischia il posto. Con lui rischia la radiazione dall’ordine dei medici il dottore, 60 anni, che ha firmato il certificato di malattia.
Il fatto risale a settembre, quando il professore, che svolge pure la professione di avvocato come seconda attività, prende due giorni di malattia per presenziare a una udienza a 1.600 chilometri di distanza.
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Il docente nell’udienza in questione rappresentava un ente e questo per poter saldare il suo compenso aveva bisogno di una giustificazione della scuola e così si è rivolto all’istituto. Ma una volta ricevuta la richiesta di mostrare il permesso a scuola si sono accorti che in realtà il prof, in quei giorni risultava in congedo per malattia.
Il preside a quel punto si è dovuto rivolgere alla polizia che in poco tempo ha fatto emergere la verità dei fatti mettendo nei guai anche il medico compiacente.
L’avvocato era infatti già sceso al Sud nel weekend e il certificato di malattia era invece datato lunedì: impossibile quindi che avesse potuto visitate il suo paziente.