Si baserebbe su testimonianze pesanti il fascicolo aperto dalla Procura di Torino per istigazione all’odio razziale carico di un professore di educazione tecnica di una scuola media della stessa citàà, che avrebbe insultato un alunno di origine cinese, e di cui abbiamo già parlato in un altro articolo.
«Lo ha chiamato cinese di m….», hanno spiegato alcuni genitori in una lettera indirizzata alla dirigente scolastica.
La preside ha inviato una segnalazione all’Ufficio scolastico regionale e ai magistrati. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la vicenda. E alcuni studenti sostengono che non si tratta di un caso isolato, ma che, in un’altra occasione, lo stesso insegnante avrebbe insultato un allievo di origine marocchina.
È mancata, in questo caso specifico raccontato dalla Stampa, una telecamera che lo riprendesse, come invece ha ripreso la maestra che vilipendeva i poliziotti in assetto antisommossa e che ora potrebbe indurre l’Usr ad una pesante sanzione disciplinare, oltre che ad un’accusa formale da parte della magistratura.
Sicuramente non ci vuole molto coraggio a insultare un ragazzini dall’alto della cattedra e in modo particolare se non italiano.
Se quella si dichiarava antirazzista e antifascista, questo signore appare, se il fatto venisse confermato, fascista e razzista, vergognosamente razzista.
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