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Prof italiani guadagnano 4mila dollari in meno della media Ocse

I professori delle superiori arrivano a guadagnare 36.582 dollari, l’11,2% in meno rispetto alla media dell’Ocse, (con una differenza di oltre 4.500 dollari), per le stesse ore di lavoro, che sono il 4,2% in meno rispetto ai colleghi.
Per gli insegnanti delle scuole medie lo stipendio, in 10 anni, è aumentato del 4,6% arrivando a 35.583 dollari, contro un +18,2% dei paesi Ocse, con una differenza che ormai sfiora i quattromila dollari.
Nella classifica di 35 paesi l’Italia si ferma al 23° posto per reddito percepito. Le ore di insegnamento sono aumentate del 3,6% arrivando a 630 l’anno, ma restano comunque al di sotto della media Ocse del 10,5%.
Passando alle scuole superiori il reddito annuo arriva a 36.582 euro, si tratta dell’11,2% in meno rispetto alla media dell’Ocse e di oltre 4.500 euro di differenza; nella classifica con gli altri paesi l’Italia si ferma al 21 posto su 35 stati. Sale, invece, la posizione nella classifica delle ore di insegnamento, arrivando al 19° posto su un totale di 34 paesi. Il paese rimane comunque indietro rispetto alle media Ocse, fermandosi a 630 ore annue, contro le 658 (-4,2%).
Nel confronto con i paesi del G7 l’Italia resta agli ultimi posti, per ore di insegnamento nella scuola primaria, seguita solo dal Giappone (con 707 ore) e dall’Inghilterra (con 684 ore). Il primo posto va agli Stati Uniti, con 1.097 ore (il 40,3% in piú della media Ocse). L’Italia scende invece al penultimo posto nella classifica delle ore di insegnamento nelle scuole medie e superiori, seguita solo dal Giappone.
Considerando anche le scuole primari i maestri risultano essere i piú penalizzati: percepiscono un reddito di 32.658 dollari, inferiore del 13,1% rispetto alla media Ocse (quasi 5.000 dollari), ma hanno quasi le stesse ore annue di insegnamenti dei colleghi: sono 770 (-1,5%). In 10 anni lo stipendio degli insegnanti italiani delle scuole elementari è aumentato del 5,2% mentre la media dei paesi Osce segna un +22,5%. La differenza di incremento ha portato a la distanza tra le retribuzioni dallo 0,8% al 15,1%.
Le ore di insegnamento sono aumentate del 3,5%, passando da 744 all’anno a 770; nonostante l’incremento l’Italia resta ancora al di sotto della media europea, che è rimasta stabile a 782 ore l’anno. Il paese si classifica agli ultimi posti, nel confronto delle retribuzioni con gli altri paesi dell’Organizzazione: si ferma al 24° posto su 35 paesi che hanno fornito i dati. Passando alle ore di insegnamento, l’Italia si ferma al 20° posto su 34 paesi. Redditi all’ultimo posto per i maestri delle scuole elementari e insegnanti delle scuole medie (nel secondo caso parimerito con la Francia), mentre i professori degli istituti superiori arrivano penultimi, seguiti dalla Francia.

Redazione

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