La Guardia di Finanza, lo scorso mercoledì è entrata nel liceo Gioberti di Torino, facendo uscire i docenti dalle aule con un documento per verificare se ci fossero fenomeni di assenteismo.
I genitori coi prof
Ma madri e padri hanno fatto quadrato intorno ai loro professori: «Noi genitori degli allievi del liceo Gioberti conosciamo bene il lavoro degli insegnanti. Il loro lavoro contribuisce a far crescere i nostri figli, anno dopo anno, e farli diventare cittadini colti, liberi e consapevoli. Lo fanno in modo costante, preparato con cura ogni giorno, aggiornato prima di ogni lezione».
Controlli inopportuni
La Stampa riporta la notizia del controllo, sottolineando pure che nelle scuole esistono già sistemi per verificare le prestazioni dei docenti, soprattutto sul versante assenteismo, visto che i professori hanno l’obbligo di firma sui registri, è che la verifica effettuata dai militari è sembrata svilente.
«Il lavoro degli insegnanti è, volendo cercarlo, nelle classifiche che ogni anno calcolano con freddezza i successi degli ex allievi negli studi universitari» e il loro impegno è «il bene più prezioso di un paese civile, che deve saper apprezzare, valorizzare e premiare il lavoro degli insegnanti. Noi lo apprezziamo perché lo conosciamo bene e possiamo testimoniarne la presenza, il valore e l’efficacia».
L’assenteismo a scuola è minimo
I controlli in questione sono previsti all’interno di una serie di misure varate dal precedente Governo nazionale e dalla ministra alla Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno, con l’obiettivo di combattere l’assenteismo nella macchina statale. Però, obiettano sindacati come Cub e Cisl, «fenomeni del genere, nella scuola, sono al minimo. I sistemi di controllo esistono già, e la presenza dei professori in aula è monitorata giorno per giorno con i registri».