Home Generale Prof preso dai demoni: chiedono denaro per liberarlo

Prof preso dai demoni: chiedono denaro per liberarlo

CONDIVIDI

Breaking News

April 19, 2025

Dl Pa, le novità per la scuola: assicurazione sanitaria per il personale estesa e nuove assunzioni di docenti di religione

Compiti vacanze di Pasqua, i genitori alla ds: “Scuola alienante, i nostri figli hanno diritto al riposo più di ogni lavoratore”

Libri di testo, prezzi di copertina per la primaria e tetti di spesa per la secondaria a.s. 2025/2026 

Elenchi aggiuntivi Gps 2025: come fare domanda senza errori? La consulenza con l’esperto

Due romeni, madre e figlio, sono stati condannati dal tribunale di Vercelli  per avere circuito e quindi sfruttato la credulità di un insegnante di 41 anni che si sarebbe innamorato del giovane 24enne.

La relazione risale al 2015 quando i due sono andati a vivere insieme in un centro del Vercellese, poco lontano dalla scuola dove lavorava l’insegnante. 

Tuttavia –riporta La Stampa- quel rapporto aveva preso una strada diversa da quella prevista dal docente che incominciò a subire le pressioni del giovane il quale  gli diceva di avere poteri paranormali, presentandosi sotto forma di Aslan, in grado di combattere i demoni che perseguitavano l’uomo. 

Da qui pure botte al prof e sevizie se non gli avesse dato i soldi per comprare una corona che sarebbe costata 7mila euro. E la battaglia contro i demoni andava combattuta in Romania, dove il ragazzo dice all’insegnante di comprare un immobile. Con la madre lo avrebbe convinto a chiedere un finanziamento, ma quando il docente va alle poste per prelevare 14mila euro, i direttore capisce che qualcosa non funziona e avverte la polizia che denuncia il ragazzo.

Riappacificati, subito dopo però l’uomo ripiomba nell’incubo: il professore, il ragazzo e altri indagati, poi prosciolti, vanno in Romania per comprare l’immobile dopo aver bonificato 14mila euro indicando la causale «nozze» su consiglio della mamma del giovane. 

Al ritorno  in Italia sono intervenuti di nuovo i carabinieri allertati dai genitori del docente. L’indagine ha portato a due rinvii a giudizio e alle condanne. Gli avvocati degli imputati hanno annunciato l’appello contestando l’attendibilità della persona offesa: “Non ravvisiamo i presupposti dell’estorsione in quanto non vi sono minacce né costrizione nella donazione di eventuali somme”.

L’amore talvolta non è solo cieco, ma anche superstizioso.