Ha dovuto attendere otto anni ma alla fine l’ha spuntata. Il professore aveva chiesto di rimanere a casa un giorno per poter seguire suo figlio, che all’epoca aveva tre anni e mezzo. La scuola, un istituto professionale della Marca trevigiana, aveva concesso il permesso al professore, ma senza retribuzione e non si è capito bene in base a quale normativa. Se per un verso il docente si è visto togliere dalla busta paga una cinquantina di euro, dall’altro ne ha fatto una questione di principio nei confronti del dirigente e così, assistito dalla Gilda, ha deciso di fare ricorso al tribunale del lavoro di Treviso. E una settimana fa, dopo quasi 9 anni, si è visto riconoscere il diritto al pagamento del giorno di astensione facoltativa per paternità. Cioè per il cosiddetto congedo parentale. Una sentenza che con ogni probabilità non ha precedenti e che tra l’altro ha condannato l’istituto al pagamento di 610 euro per le spese processuali. Non si conoscono per ora altri dettagli, ma questa appare una sentenza destinata a fare scuola nella scuola
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