Un insegnante in pensione, Muhammad al-Ghamdi di 54 anni è stato condannato alla pena di morte in Arabia Saudita “dopo cinque tweet in cui criticava la corruzione e gli abusi dei diritti umani”.
“Le autorità saudite mi hanno chiesto varie volte di tornare in Arabia Saudita, ma mi sono rifiutato – ha detto, come riporta la Cnn, il fratello del prof dall’Inghilterra- E’ molto probabile che questa condanna alla pena di morte inflitta a mio fratello sia una rappresaglia per la mia attività”.
Secondo il congiunto infatti, il docente in pensione è stato arrestato lo scorso anno e a luglio è stato condannato “sulla base dell’articolo 30 della legge antiterrorismo” in vigore nella monarchia del Golfo per “aver ‘descritto il re o il principe ereditario in un modo che compromette religione o giustizia”.
Contro di lui ci sono anche “l’articolo 34, ‘sostegno a un’ideologia terroristica’, l’articolo 43, ‘comunicazione con un’entità terroristica’ e il 44, pubblicazione di notizie false ‘con l’intenzione di commettere un reato di terrorismo'”.
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