Lecito, per i genitori, criticare una docente troppo aggressiva: lo dice, come riporta IlSole24Ore, una sentenza della Corte di Cassazione relativa ai genitori di due alunni che hanno scritto tratti in giudizio per diffamazione ai danni di una professoressa per aver inviato una missiva al preside e al provveditorato, con cui si lamentavano del comportamento offensivo e, a tratti, persecutorio della docente nei confronti degli studenti.
Secondo la Suprema Corte in casi del genere entra in gioco l’esercizio del diritto di critica, discendente anche dall’esercizio del diritto-dovere genitoriale. La lettera aveva contenuto non denigratorio ma esplicativo-rappresentativo delle ragioni, concrete e dettagliate, con le quali, a tutela dei propri figli minori, i genitori hanno illustrato al dirigente scolastico la situazione. Insomma, secondo i giudici i genitori hanno esercitato il loro legittimo diritto di critica.
Come abbiamo più volte trattato, molti docenti si lamentano del fatto che esistono alcuni genitori che difendono i propri figli anche quando sbagliano e si comportano male in classe, creando una profonda frattura nell’alleanza scuola-famiglia. Quando un docente infligge una nota disciplinare ad uno studente oppure mette un brutto voto, a volte i genitori insorgono a difesa del figlio colpevolizzando il docente. Questo modo di agire dei genitori, autorizza i figli a mancare di rispetto al proprio docente e questi comportamenti creano all’interno della classe un vero e proprio problema di corrette relazioni e di rispetto delle regole. Il genitore sindacalista del figlio-studente è sicuramente un problema molto diffuso, un problema che bisognerebbe affrontare con assoluta fermezza, stroncandolo sul nascere.
Un clima in cui si consente a un genitore di essere aggressivo nei confronti di un docente, può travalicare in vera e propria violenza. La cronaca scolastica ci presenta diversi casi di genitori che si scagliano ferocemente contro l’insegnante dei figli, usando la violenza come mezzo per risolvere le divergenze avute con l’insegnante. Il docente sequestra il cellulare usato impropriamente dallo studente durante la lezione, allora il genitore recupera il cellulare del figlio usando metodi violenti e per nulla ortodossi, un insegnante che rimprovera bruscamente uno studente, potrebbe trovarsi i genitori dell’alunno rimproverato a protestare veementemente per l’ingiusto rimprovero, questi sono alcuni degli esempi che nella realtà accadono quotidianamente nelle scuole di tutta Italia.
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