”La prova di selezione è divisa in tre fasi. Questa è solo la prima, e serve a valutare la capacità logica e di sintesi.
Sono due elementi che valgono per qualunque professione, e che al tempo stesso non bastano a fare un bravo docente”. ”Nella seconda fase si valuteranno le competenze specifiche di settore.
Poi ci sarà una terza fase, in cui si misurerà la capacità di relazionarsi con i ragazzi, di comunicare, di trasferire la conoscenza nel modo dovuto. Perchè non è detto che uno scienziato sia anche un bravo docente”. ”La partita era difficile, si partiva con una serie di handicap storici”, anche per il fatto che ”in passato i concorsi avevano una durata molto lunga, venivano trattati con la carta anzichè il computer, c’erano sempre dubbi sulla trasparenza”.
Profumo non è ancora in grado di dire se chi non supera il concorso quest’anno potrà o meno partecipare a nuovi concorsi per i prossimi due anni: ”Il bando per il prossimo concorso – conclude – non è ancora definito”.
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