Home Archivio storico 1998-2013 Riforme Profumo: Creare un ponte fra lavoro e scuola

Profumo: Creare un ponte fra lavoro e scuola

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“Il lavoro è il bene più grande e deve sempre essere valorizzato. Esiste una domanda per alcuni lavori che è stata trascurata negli ultimi anni Il nostro obiettivo è creare un ponte tra scuola e mondo del lavoro”. Secondo il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo occorre “una partecipazione maggiore di docenti provenienti dal mondo del lavoro”, portando nelle aule una serie di testimonianze, così come avviene già nelle università. Il ministero intende quindi potenziare l’orientamento, in modo che i giovani compiano scelte connesse con le prospettive dell’economia; inoltre, introdurre tirocini ed offrire “una maggiore comunicazione sui mestieri a volte trascurati”.
Profumo ha riconosciuto che, come emerge dallo studio presentato al convegno, l’Italia sconta un ritardo nel livello di istruzione rispetto ad altri paesi industrializzati ma in una fase di difficoltà economica è necessario “mettere in atto i processi che permettano di essere attrezzati nel momento in cui si potranno compiere gli investimenti”. Il governo ha posto attenzione con il concorso al reclutamento dei docenti e all’adozione di un sistema di valutazione coerente: “Il mio obiettivo è di avviare processi che abbiano solidità nel tempo”.
Il concorso per gli insegnanti è stato difeso anche dall’ex ministro Maria Stella Gelmini: “Una scelta corretta perchè meritocratica. Quando ero ministro avevo avviato il lavoro preparatorio ma non ho fatto in tempo perchè il governo è caduto”. Sulla necessità di superare il problema della domanda e dell’offerta tra mondo del lavoro e giovani che escono da scuole e università è intervenuto il vicedirettore generale della Banca d’Italia, Salvatore Rossi, secondo cui andrebbe modificata anche la mentalità della popolazione: “Gli italiani non credono che l’istruzione di qualità sia così importante: negli Stati Uniti i genitori progettano l’iscrizione al college al momento della nascita del figlio”.