Profumo è tra i ministri più popolari del governo dei tecnici
La presenza costante sui media, ma anche le polemiche per una gestione non impeccabile del nuovo reclutamento, soprattutto per la discutibile organizzazione delle preselezioni per accedere ai Tfa, stanno portando il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, nella rosa di quelli più conosciuti dall’opinione pubblica. Al termine di un sondaggio compiuto dall`istituto di ricerca Euromedia Research di Alessandra Ghisleri e commissionato da KlausCondicio, l’indice di notorietà del responsabile del Miur risulta infatti in crescita: ora si trova a quota 58,9%. Molto lontano dal titolare dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, che con il 74,9% risulta il più popolare, tallonato da Elsa Fornero (Welfare), che ha fatto registrare il 74,6%, e da Anna Maria Cancellieri (Interno), con il 73,6%. Ma decisamente più avanti di tanti colleghi, che a distanza di 10 mesi dalla nomina risultano ancora alla maggior parte degli italiani dei semi-sconosciuti. Come il titolare della Difesa Giampaolo di Paola (36,6%), ma anche il ministro per gli Affari Regionali Piero Gnudi (35,5%), il titolare della Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi (33,9%) e il ministro delle Politiche Agricole Mario Catania (33,7%). Chiudono la classifica dei ministri meno noti Enzo Maria Milanesi (Affari Europei) con il 28,8% e il titolare della Coesione Territoriale Fabrizio Barca, fanalino di coda con il 25,6%. Profumo, che alcune fonti darebbero per prossimo candidato alle elezioni del dopo Monti, si attesta invece su una posizione vicina al ministro dell`Economia Vittorio Grilli (58,1%). Resta ora da capire, al di là della notorietà, quanto i ministri del governo dei tecnici siano graditi dall’opinione pubblica. Soprattutto dopo gli ultimi provvedimenti adottati con la (quasi) approvazione della spending review.