Profumo insiste: la formazione del futuro passa per l’on line

Quello della informatizzazione del comparto scolastico è ormai il leit motiv del ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo: intervenuto il 7 ottobre ad Aosta alla Scuola per la democrazia, ideata dalla presidenza del Consiglio regionale della Valle d’Aosta con ItaliaDecide di Luciano Violante e Anci giovane, il responsabile del Miur ha sottolineato che per migliorare le performance dei nostri studenti e ridurre le spese “non dobbiamo tenerci i progetti nel cassetto, ma nemmeno lasciarci imbrigliare da norme, che spesso sono cattive abitudini”.
Profumo ha quindi fatto riferimento al suo programma che “ingenierizza” formazione e cultura: “Inviare le prove di maturità con un pacchetto informatico – ha sottolineato – è stata una prima iniziativa di successo: continueremo anche con le prove Invalsi. In Valle d’Aosta – ha detto il Ministro facendo riferimento al suo precedente ruolo di rettore del Politecnico di Torino – abbiamo poi il bel progetto del Politecnico a Verrès dove, invece di far spostare di malavoglia i docenti, abbiamo organizzato lezioni on line, creando una realtà appetibile non solo per gli studenti ma anche per le aziende“.
Considerando la recente accelerazione del progetto che prevede una sempre maggiore interconnessione tra istituti tecnici-professionale e le realtà aziendali ed industriali, non è da escludere che Profumo si riferisse anche alla scuola superiore. E non solo per i docenti. Le lezioni on line, infatti, permetterebbero di fare introdurre negli istituti le competenze degli esperti esterni. I quali non sempre sono raggiungibili fisicamente.
L’impressione, visti i tempi ristretti che rimangono da qui alla fine della legislatura, è che l’attuale Ministro stia “seminando” per il futuro. Nella speranza che coloro che prenderanno il suo posto continueranno l’opera di informatizzazione, sia in chiave didattica sia sul fronte dell’organizzazione scolastica.
Alessandro Giuliani

Condividi
Pubblicato da
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Ma (a che) serve l’IA nella scuola?

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “Educazione in Evoluzione” tenuta da Matteo Borri dal titolo: “Ma (a che) serve…

20/11/2024

Studenti-teppisti fotografano la terga dell’auto dei loro prof: l’obiettivo è accanirsi sulla carrozzeria? Parla la preside del liceo Salvemini di Bari

Vendicarsi con i docenti, considerati troppo severi, fotografando la targa della loro auto per poi…

20/11/2024

Da manager docente precario, immesso in ruolo a 63 anni dopo un decennio di supplenze: un caso non raro

Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…

20/11/2024

Autonomia differenziata: la bocciatura della Corte costituzionale

La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…

19/11/2024

Bravate e reati: c’è una bella differenza

Frequentemente si confondono due termini: bravata e reato. In realtà si tratta di due situazioni ben…

19/11/2024

Violenza sulle donne, Valditara: è legata al narcisismo dei maschi ma è anche una conseguenza dell’immigrazione illegale

Continuano le prese di posizione sulle parole pronunciate dal ministro Valditara in occasione della inaugurazione…

19/11/2024