E assicura: “non penso certo a cambiare norme o patti, tantomeno a fine legislatura, quando rifletto ad alta voce” su come l’Italia e dunque la scuola italiana possa fare i conti con la mutata realtà.
Nella lettera a Reale, Profumo chiarisce il suo pensiero, raccontando di aver incontrato, visitando tante scuole in tutta Italia, un’Italia multietnica e multiculturale. “Il nostro Paese è al centro di un Mediterraneo in tumultuosa evoluzione politica e spirituale, da sempre crocevia di fedi e popoli, che da qualche tempo cerca un diverso equilibrio tra di esse e tra di essi. Sono dinamiche che ci toccano da vicino, mi sono detto guardando le nuove classi della scuola italiana, dove questo essere crocevia è divenuto infine realtà. Conoscere questo nuovo mondo, e cercare di capirne i processi di trasformazione mi sembra essenziale per i nuovi italiani tanto quanto saper far di conto, saper scrivere nella nostra bellissima lingua, conoscerne una straniera e avere una cultura civica e costituzionale pronta per la cittadinanza. E questa esigenza non ha nulla a che fare né con un relativismo culturale in spregio alle nostre radici né con la riproposizione di un multiculturalismo così ideologico da essere stato accantonato anche nella civilissima Gran Bretagna dove fu per la prima volta introdotto”.
Un giovane su tre non è in grado di riconoscere la disinformazione e spesso scambia…
Secondo i più recenti dati Unicef, nel mondo 90 milioni tra ragazzi e ragazze hanno…
Sarebbero 2.406 i bambini uccisi o feriti dall'escalation della guerra in Ucraina, in circa 1.000…
Il portiere campione del mondo del 2006 Gianluigi Buffon, 46 anni, ha rilasciato un'intervista a…
Dalle ore 12 del 14 novembre, e fino al 13 dicembre saranno aperte le funzioni per la…
Stefano De Martino, 35 anni, conduttore del programma di Rai1 "Affari tuoi", sta vivendo uno…