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Profumo: “Sul progetto per il merito c’è consenso”

Sull’ “operazione merito” il ministro Profumo non ha molti dubbi e, nel corso di una intervista rilasciata pochi minuti fa alla direttrice di Sky TG24 Maria Latella afferma, in sintesi, che nel nostro Paese continua a permanere una cultura della cooptazione che ha sempre reso difficile prestare attenzione alla valorizzazione delle persone, del loro impegno e delle loro capacità.
“La dimensione europea nella quale siamo immersi – ha detto in altre parole il Ministro – comporta però la necessità di confrontarci con l’idea del merito”.
“D’altronde 
– ha proseguito Profumo – se ascoltassimo di più il Paese reale avremmo una percezione diversa del problema. In questi mesi ho visitato molte scuole o ho parlato con molte persone. Ebbene, non è affatto vero che genitori e insegnanti sono contrari al merito; anzi ci sono molti che chiedono misure per la valorizzazione delle capacità e dell’impegno dei docenti e degli studenti. Magari non lo chiamano merito, non usano questa parola, ma la sostanza è quella”.
Ma, ha ricordato anche il Ministro, è assolutamente indispensabile sostenere con forza i segmenti più deboli del nostro sistema scolastico: il fatto è che non è vero – ha chiarito Profumo – che la nostra scuola è particolarmente indietro rispetto ad altre Nazioni, mentre è vero che ci sono forti sperequazioni fra le diverse aree del Paese.
Proprio per questo è indispensabile sostenere le aree più deboli: “Ed è esattamente quello che stiamo facendo con il progetto di sostegno a 100 micro-aree del territorio nazionale. Per questo progetto abbiamo deciso di investire 117 milioni che comprendono anche fondi che provengono dal Ministero degli Interni” .
Rispondendo ad una domanda di Maria Latella sulla questione della riforma universitaria Profumo ha detto quasi testualmente: “Non intendo fare nessuna riforma. Piuttosto ho intenzione di intervenire per via amministrativa in modo da oliare i meccanismi della riforma attuale”
La “battuta” del Ministro era riferita all’Università ma è molto probabile che quella di limitarsi ad “oliare” le riforme già fatte sia una idea che Profumo intende applicare anche all’intero sistema scolastico.
In chiusura Profumo ha fatto un riferimento anche all’esame di maturità dicendosi sicuro del fatto che il “plico telematico” funzionerà.
E’ stata fatta una simulazione sulle 4.500 scuole dove si svolgeranno gli esami e solo in 5 casi ci sono stati intoppi.
“Con l’operazione del plico telematico – ha dichiarato il Minsitro – chiudiamo il millennio precedente e avviamo un processo di modernizzazione molto significativo”.

Reginaldo Palermo

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