Progetti, ds e prof vaglino sempre i requisiti di chi li prende in carico
Con la riforma della scuola superiore le possibilità che gli istituti entrino in contatto con il mondo del lavoro si moltiplicano: stage, momenti di alternanza, visite culturali diventeranno parte costituente della formazione studentesca. E non più parentesi formative. Stesso discorso vale per i progetti d’istituto, sempre più spesso affidati a consulenti esterni. In quest’ultima caso, tuttavia, poiché si demanda il destino dell’attività formative a componenti esterne, che talvolta non hanno avuto alcuna esperienza nel campo dell’istruzione, collegi dei docenti e dirigenti è bene che pongano la massima attenzione. Vagliando sino in fondo requisiti e affidabilità di coloro che prendono in carico l’attività.
Trascurare questo aspetto potrebbe, infatti, determinare problemi sul versante formativo, con i discenti privati dell’offerta programmata. Ma anche di carattere legale. Come è accaduto in una scuola media inferiore di Salerno, dove un’iniziativa nata per sensibilizzare i ragazzi a combattere violenza e bullismo si è rivelata un raggiro.
A scoprire l’imbroglio, in cui sono caduti i responsabili dell’istituto, è stata la polizia locale: la vicenda ha inizio nel 2007 quando, un uomo si presenta dal dirigente scolastico dell’istituto scolastico definendosi responsabile di una società di produzione cinematografica con sede a Salerno e proponendo una serie di incontri degli alunni con gli attori della fiction di Rai3 “La Squadra”. Per rendere più credibile la sua proposta, l’uomo chiede al preside di promuovere una raccolta fondi a favore di un’associazione onlus salernitana, impegnata nel sociale e soprattutto a favore dei ragazzi diversamente abili.
La scuola, esaminata la proposta, decide di affidare la raccolta fondi direttamente al suo promotore. Un fatto grazie al quale lo stesso uomo, 37enne, è riuscito a raccogliere, grazie alla sensibilità del corpo docente e studentesco, ben 1.300 euro.
A questo punto però la scuola, in attesa degli incontri tra attori e alunni, riceve dall’uomo un fax con cui il mediatore annuncia l’impossibilità a svolgere gli incontri a causa di motivazioni piuttosto vaghe; assicurando, però, che al più presto si sarebbe recato a scuola per mostrare la ricevuta del bonifico bancario a favore dell’associazione. Ma la scuola ha atteso invano. E, dopo aver cominciato ad avere più di un sospetto, il preside ha denunciato l’accaduto alla polizia. Gli agenti hanno presto accertato che l’onlus non aveva mai affidato alcun incarico all’uomo. Mentre hanno scoperto che si trattava di una persona già nota alle forze dell’ordine per aver commesso altri reati.