Sulle modalità e sulle tempistiche della gestione di progetti e risorse PNRR Flc-Cgil, Cisl Scuola e Snals scrivono al Ministero per chiedere un incontro urgente.
Secondo quanto scrivono i 3 sindacati le difficoltà di gestione sono davvero tante.
Solo due giorni fa il Ministero ha chiesto a tutte le istituzione scolastiche di inserire sulla piattaforma “FUTURA PNRR – Gestione Progetti”, la progettazione delle iniziative previste per le azioni di potenziamento delle competenze STEM e multilinguistiche entro il 15 dicembre 2023.
“Si tratta – protestano i sindacati – dell’ennesima incombenza attribuita alle scuole, che si aggiunge a tutte le precedenti, in un crescendo esponenziale che appare davvero non più sostenibile, in particolare considerando la situazione delle segreterie scolastiche e l’insieme di adempimenti amministrativi e contabili che gravano sugli istituti nella parte terminale dell’anno solare”.
“Come più volte segnalato – aggiungono – procedere senza tener conto delle difficoltà delle istituzioni scolastiche ancora impegnate nella difficile gestione/rendicontazione dei progetti relativi a Scuola 4.0 e di contrasto alla Dispersione scolastica, crea molte difficoltà nella realizzazione dei diversi processi”.
Il fatto è che il Ministero ha previsto una serie di semplificazione ma ciononostante “la fase di rendicontazione si sta rivelando particolarmente difficile e impegna le segreterie e i dirigenti scolastici, che nel frattempo, evidentemente, devono provvedere anche alla ordinaria gestione delle scuole, già di per sé gravosa”.
Ma c’è di più perché in molti istituti – denunciano i sindacati – si sta diffondendo “un sentimento di profondo dissenso per le modalità con le quali le scuole sono destinatarie d’imperio di fondi non richiesti e di azioni non deliberate dal Collegio dei docenti, oltretutto con scadenze a breve termine”.
“Le organizzazioni sindacali – conclude il documento – chiedono dunque una riconsiderazione delle tempistiche più aderente alla realtà operativa delle istituzioni scolastiche e l’introduzione di semplificazioni e di maggiore supporto nella realizzazione degli adempimenti amministrativi, evidentemente piuttosto complessi se l’ultima nota del MiM impiega ben 19 pagine per illustrarli”.
Cgil, Cisl e Snals chiedono dunque “la convocazione di un incontro urgente per meglio illustrare le difficoltà in atto e per la proposta di soluzioni che risolvano l’attuale situazione che potrebbe anche determinare da parte delle scuole un generale intento di restituzione dei fondi assegnati, considerando che la sottoscrizione di accordi di concessione implica pur sempre la volontà di tutte le parti coinvolte”.
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “Educazione in Evoluzione” tenuta da Matteo Borri dal titolo: “Ma (a che) serve…
Vendicarsi con i docenti, considerati troppo severi, fotografando la targa della loro auto per poi…
Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…
La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…
Frequentemente si confondono due termini: bravata e reato. In realtà si tratta di due situazioni ben…
Continuano le prese di posizione sulle parole pronunciate dal ministro Valditara in occasione della inaugurazione…